Strappo Meloni-Giambruno: il Pd resti in silenzio. Ordine di Elly Schlein, la linea è questa. Zitti e pedalare.
“Non ci occupiamo di gossip. Le nostre priorità sono ben altre. Sono lavoro e sanità”. Ordine rispettato. I dem sono gli unici a non aver commentato pubblicamente la vicenda della separazione.
Di più : un anno fa si insediava il governo di Centrodestra guidato da Giorgia Meloni – prima donna premier nella storia della Repubblica – e il bilancio si presterebbe in queste ore ad un commento politico, anche ad un graffio con i guanti, date le circostanze.
Ed invece nulla. Bocche cucite. E vero che, come dicevano i nostri nonni, “chi poco parlò, mai si pentì “. Eppero’ da una di lingua svelta come quella di Elly, ci si aspettavano almeno due parole, magari di solidarietà femminile.
Perché no? Giorgia è stata, ed è, il suo chiodo fisso e proprio adesso non trova le parole? Ma è comprensibile: Elly da sempre invoca il rispetto della privacy per la propria vita personale e si è mantenuta coerente. Così come chiede il riserbo sulle proprie vicissitudini, così ha fatto con la premier.
LA DIFESA DELLO STAFF DI ELLY
Da Barcellona, dove la segretaria dem si è recata per partecipare al congresso dei giovani socialisti, qualcosa in realtà è trapelato.
Ha parlato un big dello staff. Ha detto: ”È pazzesco che le si imputi il silenzio”. È uscito allo scoperto Sandro Ruotolo, 68 anni, ex Rai e Mediaset (al traino di Michele Santoro), una vita in Politica anche con Ingroia e Grasso (Liberi e Uguali), oggi responsabile dell’informazione della Schlein e dintorni. Sandro ha incalzato giornali e tg dicendo loro di “occuparsi della povertà e non del gossip che tocca Palazzo Chigi”.
LA SCELTA “SPONTANEA” DEL NAZARENO
In realtà quasi tutto il Pd si è saggiamente astenuto dall’intervenire sulla vicenda di casa Meloni. Una “scelta spontanea” riferiscono dal Nazareno.
Insomma non c’è stato nessun ordine di scuderia. Pare. La chat interna non ne parla. D’altra parte cosa potrebbero dire i dem? . In privato è però tutta un’altra musica. Diverse esponenti del partito hanno apprezzato “la scena di dignità’” della Meloni.
Dunque, solo commenti in confidenza. Sperticarsi in messaggi di solidarietà sarebbe apparso – fanno notare – “piegarsi ad un obbligo di piaggeria”. Una remissività servile e adulatoria, una cortigianeria, del tutto estranea al partito di Elly Schlein. No, grazie.