Sul Superbonus è giusto avviare il confronto con le realtà interessate, dice il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
“Sul 110% è opportuno avviare, come ha deciso il governo, un immediato confronto con le realtà interessate, a partire dalle rappresentanze del mondo edilizio” commenta Gasparri.
Le sigle del mondo dell’edilizia e delle banche sono state infatti convocate per lunedì a Palazzo Chigi in seguito al decreto Superbonus.
Il provvedimento, varato il 16 febbraio dal Consiglio dei ministri e in vigore dal 17 febbraio ha raccolto vive proteste. Soprattutto dal leader del M5S Giuseppe Conte che durante una intervista delTG3 lo ha battezzato “decreto vergogna”.
A questo probabilmente si riferisce il senatore Gasparri quando dice che
“È difficile però prendere lezioni dai grillini che hanno varato norme che rischiano di portare al disastro i conti pubblici. Le parole di Conte sono un misto di malafede e di incompetenza. Caratteristiche tipiche di quel mondo.”
“Bisognava evitare il default delle finanze pubbliche, -continua il senatore forzista- ma bisogna anche cogliere le indicazioni che vengono dalla importante nota congiunta che ieri hanno pubblicato l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, e l’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori.
Quella nota congiunta indica soluzioni concrete.
Intanto si rileva che il decreto contiene norme importanti. Perché, per quanto riguarda le cessioni dei crediti, offre una garanzia significativa in materia di responsabilità, escludendola, a meno di casi di evidente dolo.
E questo è stato molto apprezzato sia dal mondo del credito, che dal mondo delle imprese.
Ora si tratta di verificare la possibilità di utilizzare i fondi del credito d’imposta, attingendo agli F24, per sostenere questa operazione in materia di crediti.
Bisognerà agire con serietà e con determinazione, anche nei confronti di organismi di controllo, come Eurostat.
In questa direzione si attiverà Forza Italia in Parlamento. Cogliendo gli spunti offerti da Abi e Ance e sviluppando un confronto con tutti i soggetti interessati.
Il nostro obiettivo deve essere quello di tutelare i conti pubblici. Perché un disastro finanziario avrebbe conseguenze devastanti, ma dobbiamo tutelare anche le imprese e le famiglie.
Del resto ricordiamo che il sistema delle incentivazioni fiscali, in materia di edilizia, è stato inventato dai governi Berlusconi, che vararono le prime detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la modernizzazione delle case degli italiani.
Le nostre misure sono sempre state prese con serietà e credibilità.
Altri, invece, hanno dimostrato, anche in questo caso, la loro totale inadeguatezza alla responsabilità di governo”.
L’incontro di lunedì pomeriggio a Palazzo Chigi
In seguito al decreto superbonus, le sigle dell’edilizia e delle banche sono state convocate per lunedì pomeriggio a Palazzo Chigi.
Per un confronto sulle norme che bloccano la cessione dei crediti dei bonus edilizia, tra cui il Superbonus.
La prima convocazione è alle 16.30 e riguarda i rappresentanti di Abi, Cdp e Sace.
Seguirà l’incontro, alle 17.15, con presidenti dell’Ance Federica Brancaccio, di Confindustria Carlo Bonomi, di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, di Confapi Cristian Camisa e dell’alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini.
Le misure in vigore col decreto superbonus
Col decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, o decreto superbonus, dal 17 febbraio 2023 sono in vigore le nuove regole sui bonus edilizi.
È previsto lo stop alla possibilità di ricorrere alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura.
E il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali.
Qui il testo del decreto in gazzetta ufficiale.
Dopo il varo del Consiglio dei ministri giovedì e la pubblicazione in gazzetta dopo poche ore e nello stesso giorno, il provvedimento è stato assegnato alla commissione Finanze.
La relativa seduta si terrà giovedì prossimo 23 febbraio alle 9, relatore il deputato di Fdi Andrea De Bertoldi.