Meloni, l’aspetta un duro settembre: la guerriglia Tajani-Salvini le rovina le vacanze.
Vacanze amare per la maggioranza di governo. C’è più di uno scricchiolio che disturba il riposo in Puglia di Giorgia Meloni, la quale pensava in cuor suo di rilassarsi in vista della ripresa dei lavori parlamentari.
Invece, non è affatto così perché i due alleati che guidano con lei l’esecutivo se le stanno dando di santa fragione. Non c’è giorno che fra Lega e Forza Italia non scoppi una scintilla ed è chiaro che la premier guardi con preoccupazione un futuro che non si presenta roseo.
Già settembre sarà un mese pieno di insidie con la minoranza pronta a far fuoco contro la destra “che sta portando il Paese allo sfascio”.
Se a tutto questo si aggiunge il malessere degli alleati è proprio il caso di dire che il presidente del consiglio non è tranquilla come lo dovrebbe essere una qualsiasi persona in ferie.
Per quale ragione tra Forza Italia e Lega non corre buon sangue ? Se si leggono gli episodi degli ultimi giorni forse una spiegazione la si può trarre. Il nocciolo del problema è lo “spostamento” a destra e a sinistra di Matteo Salvini e Antonio Tajani. Il segretario del Carroccio sta portando avanti una politica che propende sempre più a destra nel tentativo di rubare voti al partito di Giorgia e a quegli esponenti di Forza Italia, i quali non vedono di buon occhio il lavoro del loro numero uno.
Del tutto inaspettatamente, i berluscones si sono resi conto della singolare virata verso il centro distante anni luce da via Bellerio.
Prima, con l’accogliere il principio dello ius scholae del tutto inviso alla Lega; poi con l’attacco sfrenato di Maurizio Gasparri contro Vannacci e il suo atteggiamento nei confronti delle atlete di colore che hanno vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi.
“E’ ora che se ne torni a casa”, ha tuonato l’inviperito esponente di riguardo dei seguaci di Silvio.
Il fatto è che Tajani, da quello scaltro uomo politico che è, ha compreso dove volevano andare a parare le dichiarazioni di Marina e Pier Silvio, i quali hanno parlato di recente in maniera assai chiara. “Forza Italia deve cambiare”, ha detto il responabile di Mediaset”; sua sorella è stata ancora più pungente perché ha difeso a spada tratta i principi dei diritti civili.
Sono espressioni e ragionamenti che non possono far nutrire dubbi tanto è vero che i nostri due vice primi ministri si sono messi subito in allarme, provocando una nuova schermaglia che non è assolutamente di poco conto.
La verità è che per entrambi è iniziato un vero e proprio braccio di ferro per la conquista del secondo posto.
Tajani spera di succhiare voti anche a Giorgia per il suo conclamato centrismo; Salvini di strapparne al suo principale collega per quei forzisti che disdegnano la “sterzata di un pauroso segretario” (l’espressione è leghista).
A toccare il cielo con le dita è proprio Elly Schlein che si servirà di questo guazzabuglio per portare acqua al suo mulino e per dire che il vento soffia forte contro la maggioranza.
Allora si possono definire vacanze amare per il governo, ma soprattutto per la Meloni che non può fidarsi dei suoi amici? Spetterà a lei – spetterà a lei – ricondurre nell’alveo quei due capricciosi compagni di ventura facendogli intendere che se la maggioranza dovesse arrendersi, i primi a finire in un angolo sarebbero proprio loro.
ADN Kronos
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