Zelensky cita Berlusconi durante la conferenza stampa con la Meloni a Kiev. Il presidente dell’Ucraina spiega che la casa del leader di Forza Italia non è mai stata bombardata. Il riferimento è a quanto detto dall’ex premier italiano all’uscita del seggio elettorale. In quel frangente, Berlusconi aveva infatti spiegato che a suo modo di vedere bisogna costringere l’Ucraina alla resa. E oggi, Zelensky ha replicato rispondendo ad una domanda che gli è stata posta da una giornalista.
Queste le sue parole: “Diversi leader hanno diritto di pensiero. Il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia”. E ancora: “Io auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato”.
Al di là delle parole di Zelensky (una risposta era in un certo senso dovuta), l’incontro con la Meloni in Ucraina è stato molto importante. “Voi avete dimostrato di essere una grande nazione” ha detto in conferenza stampa la premier. “L’amor di patria è qualcosa che nasce spontaneamente, dobbiamo ricordarci che le nazioni si fondano sulla dimensioni dei sacrifici che si è disposti a fare insieme. Il prezzo che state pagando è molto alto”.
La premier ha parlato di armi: “Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”.
“Non so se quello di Putin era un avvertimento ma il tempo del Covid era un altro mondo. Il mondo è cambiato dopo il 24 febbraio e non è una scelta che abbiamo fatto noi”. Lo ha sottolineato sempre da Kiev la premier Giorgia Meloni. Parole che arrivano dopo quelle di Putin che aveva citato l’Italia dicendo che “la Russia sa essere amica. Lo dimostra l’aiuto dato all’Italia durante il Covid”.
“Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra, ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull’Ucraina. L’Italia lavora ad una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da adesso, penso che l’Italia possa recitare un ruolo da protagonista con le sue eccellenze strategiche”. Così la premier Giorgia Meloni, dopo l’incontro a Kiev con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
Il video dell’arrivo di Giorgia Meloni a Kiev:
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