Aerei stealth, fantasma, invisibili: come finirebbe uno scontro nei cieli fra due di questi mostri, uno americano e uno cinese, ad esempio?
Forse all’inizio del combattimento i cinesi sarebbero in vantaggio ma alla fine gli stessi cinesi ammettono che sarebbero comunque gli americani a vincere. La democrazia è (quasi) sempre vittoriosa.
La corsa tra Cina e Stati Uniti per lo sviluppo di aerei stealth di nuova generazione armati con le armi più recenti e partita. Rivela il SCMP che un gruppo di ricercatori cinesi ha messo in scena un duello virtuale tra i due rivali per verificare cosa sarebbe necessario per vincere una futura battaglia aerea.
Il nuovo aereo stealth cinese, secondo una simulazione al computer, può trovare e uccidere il B-21 “Raider” con missili ipersonici.
Infatti i risultati hanno suggerito che, con una combinazione di hardware avanzato e nuove tattiche, la Cina potrebbe individuare per prima gli avversari.
In un gioco di guerra, una piattaforma stealth simile a un B-21 e il suo drone compagno sono stati entrambi abbattuti dai missili aria-aria cinesi, che possono raggiungere una velocità massima di Mach 6.
Ma se gli Stati Uniti dovessero sferrare un contrattacco, l’altalenante lotta per il dominio aereo tra i due Paesi più potenti diventerebbe così complessa e intensa che “potrebbero volerci ore prima che le acque si calmino”, ha dichiarato il team, guidato dal professore associato Chen Jun della Northwestern Polytechnical University di Xian, in un articolo pubblicato il mese scorso sulla rivista peer-reviewed Acta Aeronautica et Astronautica Sinica.