Afghanistan tradito dagli inglesi, la storia del colonnello deportato in Africa ripete quella del pilota e ricorda gli ucraini abbandonati a Stalin. Afghanistan tradito dagli inglesi, la storia del colonnello deportato in Africa ripete quella del pilota e ricorda gli ucraini abbandonati a Stalin.

Afghanistan tradito dagli inglesi, la storia del colonnello deportato in Africa ripete quella del pilota

Afghanistan tradito. Un altro eroe afghano che ha servito con le forze britanniche rischia la deportazione in Ruanda.

Inglesi traditori. Dopo la vergognosa vicenda del pilota afgano che ha chiesto asilo politico in Gran Bretagna, per essere poi minacciato di deportazione in Ruanda, Africa, la cui causa è sostenuta dal The Indipendent, un altro caso viene alla luce.

Alla inaffidabilità dei figli di Albione è monumento il precedente storico, dopo la seconda guerra mondiale, di Churchill che abbandonò allo sterminio da parte di Stalin di decine di migliaia di ucraini Ora la disastrosa fuga dall’Afghanistan onta degli americani e dell staffetta Trump-Biden ja permesso al Governo di Londra di tradire ancora chi ha combattuto al suo fianco.

È la storia di un colonnello afghano che ha combattuto a fianco dell’esercito britannico e che dopo una pericolosa fuga dal suo paese ormai in mano ai talebani ha raggiunto, attraverso 11 paesi, su una piccola barca il Regno Unito.

Già prima di lasciare l’Afghanistan perché in pericolo, verso la fine del 2021, aveva inoltrato domanda per il programma di reinsediamento del Ministero della Difesa, noto anche come Arap (Afghan relocations and assistance policy), nella speranza di essere accolto e ricevere assistenza nel Regno Unito.

L’unica risposta dal governo britannico, però, è stata la minaccia di essere deportato in Ruanda.

La Gran Bretagna sta tradendo gli eroi che si erano schierati a fianco della coalizione e che hanno combattuto in operazioni congiunte con le sue forze armate.

Il colonnello era operativo nel corso di feroci combattimenti avvenuti nella provincia di Helmand durante i quali ha rischiato più volte la vita.

Oggi sostiene che, dopo la caduta di Kabul nell’agosto 2021, lui e migliaia di altri sono stati abbandonati al loro destino. 

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