Che Europee saranno? Tra europeisti, sovranisti, astensionisti, hacker e fake news

È partita dall’Olanda la maratona elettorale per le Europee, prima tra le 27. Siamo al rush finale. Ci aspetta un fine settimana di scelte importanti per l’Europa. Il voto, in giornate diverse, serve ad eleggere complessivamente 720 deputati del Parlamento Europeo. Tutti i leader sono in campo per lo sprint finale. Sono le ultime scaramucce di una campagna elettorale spesso focalizzata su temi nazionali, con buona pace per Bruxelles e le sue necessità. L’Italia sceglierà 76 rappresentanti. Ovunque si ripropone il duello tra europeisti e sovranisti. La Ue decide il suo futuro. E la “destra sogna la leadership“, come ha spiegato il rettore della prestigiosa “Johns Hopkins University“ dal suo trono di Baltimora, nel Maryland.

TRE INCOGNITE SUL VOTO – Sono timori che preoccupano: astensionismo, gli hacker filorussi e le fake news. Andiamo con ordine.

ASTENSIONISMO – In Italia si teme i partito del non voto. Alle precedenti Europee l’affluenza si era fermata a 54%. Un brutto scivolone se raffrontato all’85% registrato all’anno delle prime consultazioni (1979). Stavolta, secondo i sondaggisti, c’è la possibilità di andare sotto al 50%, tra disinteresse e disillusione. Una indagine ha rivelato: 7 giovani italiani su 10 “non sono interessati a votare “.

HACKER FILORUSSI – Non è fantascienza. Proprio giovedì 6 giugno un collettivo di hacker filorussi denominato “ NoName 057” ha annunciato attacchi alle infrastrutture internet del Continente. Sul suo canale Telegram, il Parlamento Europeo viene definito “Organismo pseudo-democratico e profondamente russofobo”.Immediato il commento del ministro Tajani: ”Putin vuole spaventarci anche così“. Effettivamente in Olanda diversi partiti hanno denunciato attacchi informatici.

FAKE NEWS – Abbondano. In Danimarca ad esempio se la sono presa con la compagnia di trasporto pubblico di Amsterdam. Fonti del Parlamento Europeo in questi giorni hanno fatto sapere che “I contenuti generati dalla intelligenza artificiale rappresentano circa il 5% della disinformazione accertata”. D’accordo, non è molto. Ma il dato è in crescita. Per questo a Bruxelles è stato creato un team specifico con l’obiettivo di individuare rapidamente le manipolazioni ( notizie, immagini, video, audio) alla vigilia del voto.

ALE URNE 373 MILIONI DI EUROPEI – Dopo l’Olanda, venerdì 7 è il turno dell’Irlanda e della Repubblica Ceca. Sabato e domenica saranno chiamati alle urne la maggior parte dei cittadini. In totale andranno al voto circa 373 milioni di europei, facenti parte dei 27 Stati membri. Il vero Election Day sarà domenica con i seggi aperti in Germania, Francia, Spagna e Polonia. Chiamati al voto anche i cittadini di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Slovenia.

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Alessandro Avico