Il Partito Laburista ha vinto le elezioni in Gran Bretagna, e Sir Keir Starmer sarà nominato Primo Ministro. Questa è la prima vittoria per il Labour dai tempi di Gordon Brown, che ha governato dal 2007 al 2010. Starmer, attuale leader dell’opposizione, ha promesso: “Ho cambiato il Partito Laburista e, se avrò il privilegio di essere eletto, cambierò anche il Paese”.
Keir Starmer è nato a Londra nel 1962 e cresciuto nei dintorni della capitale. La sua è una storia di “self-made man”, anche se da buon inglese riservato non ne ha mai fatto una bandiera. È stato il primo della sua famiglia ad andare all’università, studiando Legge all’Università di Leeds e proseguendo con un Master a Oxford. Durante gli anni universitari, ha fondato e diretto la rivista “Socialist Alternatives”.
Nel 1987, ha iniziato la carriera di avvocato, specializzandosi nella difesa dei diritti umani. Ha seguito numerosi casi importanti, tra cui la difesa gratuita di due attivisti citati in giudizio per diffamazione da McDonald’s. Inoltre, si è schierato con il Sindacato dei minatori contro le chiusure delle miniere imposte dai Conservatori e ha difeso prigionieri condannati a morte in Africa e nei Caraibi. Il suo impegno lo ha portato a essere nominato Procuratore Generale nel 2008 e a ricevere il titolo di Sir nel 2014, onorificenza concessa dalla Regina Elisabetta II.
Nel 2015, Starmer è entrato in politica, candidandosi e venendo eletto deputato nella circoscrizione londinese di Holborn & St Pancras. Fortemente europeista, si è schierato a favore del “Remain” nel referendum del 2016 e ha lottato per un secondo referendum come responsabile di Brexit per il partito.
Eletto leader del Labour nell’aprile 2020, Starmer ha promesso di riformare il partito, riportandolo verso il centro. Ha emarginato gli estremisti di sinistra e imposto una rigida disciplina per riconquistare i voti nelle regioni più povere dell’Inghilterra del Nord, che avevano scelto i Conservatori nel 2019 a causa di Brexit. Questa strategia ha reso il Labour di nuovo credibile e ha ottenuto il sostegno del mondo del business, alienando però l’ala sinistra del partito.
Starmer ha cambiato posizione su Brexit, dichiarando che rispetterà l’esito del referendum e cercando rapporti più stretti con l’UE, senza però voler tornare nell’Unione doganale o nel mercato unico. Ha promesso investimenti nei servizi pubblici, ma senza aumentare le tasse sul reddito, le imposte societarie, i contributi previdenziali o l’IVA, una scelta che molti hanno considerato troppo cauta.
Starmer è sposato con Victoria, infermiera per il Servizio Sanitario Nazionale, e ha due figli che ha sempre tenuto lontani dai riflettori. Oltre alla politica, la sua grande passione è il calcio: è un grandissimo tifoso dell’Arsenal e non si perde una partita.
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