Ha riaperto oggi, per la prima volta dall’inizio del conflitto Israele-Hamas, il valico di Kerem Abu Salem dove sono stati ispezionati un’ottantina di camion destinati a entrare a Gaza dal valico di Rafah.
Kerem Abu Salem si trova a sud di Rafah ed esattamente al confine tra Egitto, Israele e la Striscia di Gaza. L’iniziativa era stata sollecitata più volte ad Israele per poter accelerare l’invio di aiuti ai palestinesi ammassati, allo stremo, nel sud del Paese.
Lo ha riferito la Mezzaluna rossa egiziana all’ANSA. Nei giorni scorsi era stata raggiunta un’intesa, ma il valico era rimasto chiuso.
Il capo della Mezzaluna rossa del Nord Sinai, Khaled Zayed, ha riferito che il valico di Kerem Abu Salem (Karem Shalom in ebraico) si aggiungerà a quello di Al-Awja, nel Sinai centrale, luoghi deputati da Israele alle rigorosissime, e lentissime, ispezioni delle merci che varcano il confine.
Molte vengono rimandate indietro, tra cui quelle contenute nei camion frigoriferi, non ammessi per la presenza di gas all’interno. Khaled Zayed ha aggiunto che il vantaggio del valico di Abu Salem è che si trova a soli 4 chilometri dal valico terrestre di Rafah, e quindi gli aiuti potranno essere consegnati più facilmente e in modo più consistente nei prossimi giorni.
Il meccanismo prevede infatti che i camion in arrivo a Rafah si rechino ad Al Awjia per una prima ispezione e poi in Israele per la seconda, quindi tornino a Rafah e inviati alla Striscia di Gaza.
A Rafah sono arrivati oggi, finora, 50 camion di aiuti umanitari, scaricati sul lato palestinese. Arrivati anche 12 feriti e 12 loro accompagnatori, 39 stranieri o con doppia nazionalità, tra cui un italiano al servizio della Croce rossa, e 200 egiziani. Per domani sono attesi 128 malati di cancro, per lo più bambini.