Alexis Tsipras ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di segretario del partito di Syriza, come ha annunciato in conferenza stampa dall’edificio Zappeion, ad Atene. “Ci sono dei momenti cruciali in cui occorre prendere decisioni fondamentali” ha affermato Tsipras.
Alexis Tsipras si dimette da segretario di Syriza
E’ davvero la fine di un’epoca, con questo ingegnere ateniese classe 1974 divenuto catalizzatore di tutte le speranze di una sinistra in cerca di autore, in bilico perenne tra massimalismo e pragmatismo. Il rappresentante credibile delle critiche più severe alle politiche di austerità dell’Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea, l’esponente di un’idea nuova di Europa senza per questo mettere in pregiudizio la moneta unica.
“È giunto il momento di aprire un nuovo ciclo”. L’annuncio arriva dopo la netta sconfitta registrata dal principale partito della sinistra alle elezioni parlamentari del 25 giugno, in cui Syriza ha ottenuto il 17% dei voti.
“Si può essere combattivi anche senza cariche”
“Ho deciso di proporre un ricorso immediato alle procedure pertinenti per l’elezione di un nuovo leader, in cui ovviamente io non sarò candidato”.
“Sarò comunque presente prima e dopo queste procedure”, ha aggiunto Tsipras, per “dimostrare che nella vita e in politica si può essere combattivi e utili senza cariche. La battaglia per le idee non è definita dalla poltrona che si occupa”, ha dichiarato il leader dell’opposizione.
Tsipras ha poi esortato a “intraprendere un processo di profondo rinnovamento e rifondazione che abbracci tutti i membri e gli amici del partito. Ne va della qualità della nostra democrazia e del fronte contro l’estrema destra e il fascismo”.