Due anni di preparazione per l’attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell’operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico.
Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi ‘alleati’ sono stati informati solo dopo l’inizio delle azioni militari.
In un’intervista diffusa dall’emittente l’8 ottobre, Baraka rivela che “si poteva contare sulle dita di una mano” il numero di dirigenti che sapeva con precisione il momento di inizio dell’attacco e che era assai ristretto anche il numero di coloro che sapevano dell’operazione.
Intanto il canale tv di Hamas ‘al-Aqsa’ è stato hackerato con un messaggio che sollecita i residenti di Gaza di mettersi al sicuro. “Hamas ha distrutto la Striscia di Gaza e fatto andare i suoi leader in luoghi sicuri. Ora – è scritto nel messaggio – dovete proteggervi, evacuate le vostre case e andate in luoghi sicuri perché il colpo sarà fatale”.
Il premier Benyamin Netanyau è stato informato dell’attacco di Hamas subito dopo il suo avvio e non prima. Lo ha spiegato l’ufficio del premier riferendosi a notizie stampa secondo cui Netanyahu era stato aggiornato poco prima delle ostilità in base a consultazioni telefoniche svoltesi nella notte tra venerdì e sabato tra i responsabili del sistema di sicurezza, motivate da informazioni preoccupanti di intelligence.
Appena saputo dell’avvio dell’attacco Netanyahu – secondo il suo ufficio – si è recato subito al ministero della difesa per una valutazione della situazione e con il Gabinetto di Sicurezza.
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