
I numeri delle elezioni in Germania: Cdu 28,6 per cento, AfD 20,8. Ora la sfida sarà formare un governo (nella foto Ansa Friedrich Merz) - Blitz Quotidiano
Elezioni in Germania, vince il conservatore Friedrich Merz che ora dovrà affrontare una seconda battaglia: quella per la formazione di un governo stabile. L’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD) arriva seconda e attende dietro le quinte le mosse dei Cristiano-Democratici, sperando di essere scelta per governare, pur sapendo che è altamente improbabile.
Il leader dell’Unione Cristiano-Democratica, Friedrich Merz, festeggia insieme al suo alleato storico, l’Unione Cristiano Sociale (Csu), attualmente guidata da Markus Söder. I due partiti alleati hanno raccolto il 28,5 per cento dei consensi.
Merz ha subito dichiarato che non incontrerà i leader dell’estrema destra. Partiranno quindi colloqui con i partiti tradizionali che, a detta di Merz, porteranno alla formazione di una squadra di governo entro Pasqua. I socialdemocratici, i grandi sconfitti di questa elezione, con molta probabilità resteranno al governo coalizzandosi con i Cristiano-Democratici. Più incerta la partecipazione dei Verdi.

L’AfD ha ottenuto il 20,8 per cento, +10,4 per cento rispetto al voto del 2021. La leader, Alice Weidel, ha promesso: “La prossima volta saremo primi”. La sua roccaforte di voti è negli ex stati orientali dove è primo ovvunque superando ampiamente i risultati raggiunti nelle elezioni del 2021.
L’attesa di un Governo potrebbe lasciare l’attuale cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, in un ruolo ad interim per mesi. Il suo partito ha ottenuto il peggior risultato degli ultimi decenni, raccogliendo solo il 16,4 per cento dei voti, il 9,3 per cento in meno rispetto al 2021.
I Verdi hanno raccolto l’11,6 per cento. Buona l’affermazione della sinistra guidata da Heidi Reichinnek: il suo partito Linke è all’8,8 per cento (primo a Berlino) grazie a molti voti raccolti tra gli elettori dei Verdi. Fuori dal parlamento i rossobruni della Bsw di Sahra Wagenknecht, che manca per un soffio la soglia del 5 per cento, fermandosi al 4,97 per cento. Stessa sorte per i liberali dell’Fdp, fermi al 4,3 per cento con il loro leader, Christian Lindner, che ha annunciato di voler lasciare la politica.
Queste elezioni hanno registrato un’affluenza altissima, una tra le più alte dalla riunificazione con la Germania Est avvenuta nel 1990. Immigrazione, aumento del costo della vita e dell’energia sono stati i temi in cima ai pensieri degli elettori.
Merz si trova di fronte al difficile compito di far ripartire l’economia, in forte difficoltà a causa della stretta economica annunciata dagli Stati Uniti, con una società divisa e preoccupata per la migrazione e la sicurezza. Il leader conservatore ha promesso di voler contribuire a dare all’Europa una “vera indipendenza” dagli Stati Uniti e di sostenere incondizionatamente l’Ucraina, fornendo loro anche missili Taurus a lungo raggio.
“La cosa principale è creare un governo in Germania che sia in grado di agire il più rapidamente possibile, con una buona maggioranza parlamentare”, ha detto Merz. Che ha aggiunto: “Perché, cari amici, il mondo là fuori non ci sta aspettando e non sta aspettando lunghi colloqui e negoziati di coalizione”.