Il presidente francese Emmanuel Macron ha preso molto sul serio il fenomeno della denatalità, che sta colpendo anche la Francia, il Paese più fecondo d’Europa. Nel giorno in cui l’Insee, l’Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato un forte calo della natalità, il più basso dal dopoguerra (meno di 700.000 bébé nati nel 2023), Macron, nel corso della conferenza stampa di inizio anno all’Eliseo, ha annunciato l’introduzione di un ”congedo di nascita” (congedo parentale) di sei mesi per entrambi i genitori.
Il presidente ha sottolineato che la natalità “è in calo anche perché l’infertilità maschile e femminile progredisce facendo soffrire molti uomini e donne”. Parlando di ”tabu del secolo”, ha inoltre annunciato un ‘‘grande piano” contro questo ”flagello”. “Dopo l’allungamento del congedo di paternità – ha dichiarato Macron durante la conferenza stampa all’Eliseo – credo profondamente che l’introduzione di un nuovo congedo di nascita sia un elemento utile in una tale strategia” di rilancio delle nascite, ha detto Macron, aggiungendo che dinanzi all’infertilità maschile e femminile in aumento ”un grande piano contro questo flagello verrà avviato per permettere giustamente questo riarmo demografico”.
Nel 2024 i neogenitori potranno avere i primi due mesi di congedo parentale indennizzati all’80%. Lo ha chiarito nelle scorse settimane una circolare dell’Inps sulle principali disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e di sostegno al reddito e alle famiglie. La legge di Bilancio introduce l’innalzamento per il secondo mese di congedo parentale (che si può chiedere fino ai sei anni di età del figlio o dall’entrata del minore in famiglia) dal 30% al 60% della retribuzione, ma che sarà all’80% per il solo 2024.
“La nuova misura di sostegno, che si aggiunge alla disposizione che prevede un’indennità pari all’80% della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del bambino, spiega l’Inps, trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023″.
Il congedo parentale spetta ai genitori, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a dieci mesi, elevabili a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi. I periodi di congedo parentale possono essere fruiti dai genitori anche contemporaneamente.
Spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata in base alla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo, entro i 12 anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) e per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di nove mesi. Per il primo mese l’indennità sale all’80% mentre l’indennità per il secondo mese all’80% nel 2024 riguarderà solo le famiglie che terminano il congedo obbligatorio quest’anno.