Politica estera

Mattarella: “L’aggressione all’Ucraina come il progetto Terzo Reich”

Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha pronunciato a Marsiglia un discorso forte e incisivo, paragonando la Russia che invade l’Ucraina al Terzo Reich. Questa analogia, potente e significativa, ha evidenziato la gravità della situazione internazionale, sottolineando l’aggressione della Russia come un atto di espansionismo che richiama terribili ricordi storici.

“Negli anni 30 anziché la cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura” ha detto il presidente della Repubblica.

Neo-feudatari del terzo millennio i nuovi corsari

Nel suo intervento, Mattarella ha anche attaccato i “neo-feudatari”, riferendosi implicitamente a figure come Elon Musk (senza citarlo direttamente) e altri “novelli corsari”, che sembrano aspirare a una sorta di signoria pubblica, un potere che si intreccia con quello politico, in particolare con l’ex presidente Donald Trump. Descrivendo questi individui come “quasi usurpatori delle sovranità democratiche”, il presidente ha messo in guardia contro il pericolo di un’erosione delle istituzioni democratiche.

Le parole sull’Onu

Al contrario, Mattarella ha lodato il ruolo che l’Onu ha avuto in passato e ha esortato al rilancio dell’Unione Europea, affinché non venga schiacciata tra le “oligarchie e autocrazie” emergenti. Questo appello si inserisce nel più ampio contesto di una giornata dedicata alla riflessione sulla politica internazionale e sul futuro dell’Europa.

Mattarella ha trascorso la giornata a Marsiglia su invito dell’università d’Aix-Marseille, che gli ha conferito il dottorato honoris causa, e ha incontrato anche il sindaco Benoît Payan, che ha origini italiane e ha accolto il presidente in italiano. Nel corso della visita, il presidente ha anche sottolineato i forti legami tra Italia e Francia, celebrando l’afflato europeista che unisce i due paesi.

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Filippo Limoncelli