“L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. Così il capo del partito di Emmanuel Macron Renaissance, Stéphane Séjourné, citato da Le Figaro in un articolo sulla crisi tra Italia e Francia dal titolo “Nonostante le loro differenze, Meloni agitata come uno spauracchio anti-Le Pen dal governo”.
Meloni disumana, le parole di Stéphane Séjourné
“Messaggio che l’eurodeputato prevede di ripetere il 25 maggio a Roma, dove organizza un seminario del gruppo Renew a sostegno del Pd”, si legge.
Una posizione che Sejourné aveva già espresso su Twitter dando ragione a Darmanin (che aveva detto che il governo italiano “è incapace di risolvere i problemi migratori”) venerdì scorso: “Gérald Darmanin ha avuto ragione a denunciare l’incompetenza e l’impotenza dell’estrema destra europea di fronte all’immigrazione clandestina. Sapevamo che il loro approccio non è né giusto né umano: constatiamo oggi che è anche inefficace”.
L’articolo in questione
Le Figaro dedica due pagine al tema dell’afflusso dei migranti alla frontiera Italia-Francia e alla strategia francese di protezione dei confini. “Sullo sfondo di una crisi diplomatica fra i due Paesi – scrive il quotidiano – sono arrivati dei rinforzi a Mentone per far fronte a un afflusso di clandestini sempre più forte”. Ricordando che “42.000 migranti sono arrivati in Italia dall’inizio dell’anno, contro 11.000 nello stesso periodo dell’anno scorso”, Le Figaro scrive che “questo afflusso record è fonte di forti tensioni tra la Francia e l’Italia. Esse sono sfociate la settimana scorsa in una crisi diplomatica, quando Gérald Darmanin ha detto a Rmc che la prima ministra italiana, Giorgia Meloni, è ‘incapace di risolvere i problemi migratori'”.
Nel reportage da Mentone, Le Figaro descrive il dispositivo francese per frenare l’afflusso di migranti in Francia: “Una dozzina di camionette delle forze mobili sono allineate davanti al posto di frontiera, prova che i rinforzi promessi dal governo sono arrivati”. Si tratta di “due compagnie di celerini e due squadroni di gendarmeria”, per un dispositivo di “400 uomini, contando i riservisti e i militari della forza Sentinelle, che si danno il cambio giorno e notte alla frontiera per impedire l’ingresso in Francia di stranieri in situazione irregolare”.
“Dal 1 gennaio – scrive il quotidiano – secondo un bilancio stilato il 4 maggio dalla prefettura delle Alpi Marittime, 9.737 stranieri in situazione irregolare sono stati oggetto di una procedura di ‘non ammissione’. Questo significa che sono stati consegnati direttamente alle autorità italiane dopo essere stati fermati. E’ un terzo in più rispetto all’anno scorso nello stesso periodo. Altri 2.870 stranieri sono stati fermati nel resto del dipartimento, al di fuori della zona frontaliera. E’ il 70% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e la prova evidente che il dispositivo, nonostante tutti i mezzi dispiegati, resta permeabile”.