Parigi, il sindaco Anne Hidalgo fa guerra ai Suv. Referendum a febbraio per triplicarne costo di parcheggio
Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo vuole che Suv e auto grandi paghino di più per parcheggiare. Saranno però i cittadini a deciderlo il 4 febbraio.
Se i parigini voteranno a favore dell’aumento, parcheggiare un Suv e auto di grande volum in città porterà un conto molto salato: 18 euro l’ora per gli arrondissements centrali e 12 euro l’ora per gli arrondissements esterni.
Le regole dopo il 4 febbraio 2023 in caso di vittoria del referendum
Il Comune di Parigi ha fissato le soglie di peso per l’applicazione di tali tariffe a 1,6 tonnellate per i veicoli termici e ibridi e a 2 tonnellate per i veicoli elettrici.
I residenti e i professionisti parigini non saranno colpiti, né i disabili in possesso dei documenti giustificativi. Il parcheggio gratuito sarà mantenuto per tutti i veicoli durante la notte e la domenica
Le ragioni alla base dell’iniziativa: inquinamento, sicurezza stradale, riappropriazione dello spazio pubblico. Più soldi nelle casse del Comune
L’iniziativa del Comune “mira ad accelerare questa transizione ecologica in cui affrontiamo l’inquinamento atmosferico” perché “più è grande, più inquina”, ha detto Anne Hidalgo a proposito dei SUV.
Oltre a questo problema relativo alla salute, limitare la presenza dei Suv nella capitale con questi prezzi triplicati mira a migliorare “la sicurezza stradale, perché più è grande, maggiore è il rischio di incidenti, soprattutto per bambini o persone fragili,” ha spiegato ancora Hidalgo.
Il “terzo motivo” che giustifica il voto è quello di “condividere meglio lo spazio pubblico che non è gratuito”.
Suv e auto di grandi dimensioni in aumento a Parigi
Il numero dei Suv è aumentato del 60% nella capitale in quattro anni ha detto il sindaco. Secondo i dati forniti da AAA Data, al 31 dicembre 2022, più di 170.000 di queste auto sono parcheggiate di notte nelle strade parigine, rispetto alle 108.000 del 2018. Secondo l’assistente alla mobilità parigina David Belliard (EELV), le auto termiche e ibride di peso superiore a 1,6 tonnellate rappresentano “circa il 10% della flotta”.
Infine, secondo il sindaco, questi aumenti dei prezzi potrebbero portare alla città un reddito aggiuntivo di 35 milioni di euro.
Le reazioni delle opposizioni al referendum di febbraio 2024
Secondo l’opposizione di destra la campagna del sindaco per il referendum sui Suv sarebbe un “diversivo” per “far dimenticare” il viaggio a Tahiti.
Alla sindaca è stato infatti contestato di essere rimasta a Tahiti oltre il tempo necessario al sopralluogo per le Olimpiadi di Parigi del 2024.
Inoltre è stato messo l’accento sull’impronta di carbonio lasciata dal viaggio in Polinesia e dai circa 10 viaggi fatti nel 2023 dal primo cittadino di Parigi.
Il motivo del soggiorno prolungato del sindaco Hidalgo a Tahiti, secondo l’associazione “AC! Anti- Corruption” sarebbe stata la visita alla figlia che risiede tutto l’anno sull’isola.
Per “AC! Anti- Corruption” il primo cittadino avrebbe fatto un uso improprio dei fondi pubblici, dato che la sua trasferta nell’arcipelago doveva essere per motivi istituzionali.
“È ovvio che Anne Hidalgo crea un diversivo per non spiegare la sua vacanza a Tahiti. Questo è l’ultima trovata per gettare fumo negli occhi e non rispondere alle domande che abbiamo posto con Rachida Dati (ex ministro della Giustizia, candidata sindaci del partito di destra Les Republicains ndr)”, ha detto Rudolph Granier, Changer Consigliere di Parigi, al microfono di BFM Paris Ile-de-France.
Su X, ex Twitter, il gruppo Changer Paris ironizza sull’annuncio del referendum di Anne Hidalgo. “Fate quello che dico, non quello che faccio!” scrive il gruppo di opposizione al municipio di Parigi.
La maggioranza si difende
A difendere Hidalgo, tra la maggioranza, c’è stato il vicesindaco di Parigi Emmanuel Grégoire. Ai microfoni dell’emittente BFM Paris Île-de-France Grégoire ha respinto la teoria del diversivo sul viaggio ad Haiti: “Non c’è stata alcuna volontà di dissimulare”, ha detto.
E difendendo la legittimità dei viaggi internazionali fatti dal sindaco ha così commentato:
“Che i viaggi abbiano un’impronta di carbonio è evidente. Altrimenti abitiamo in capanne di legno e non bisogna accendere il fuoco perché inquina”, “Non possiamo sostituire l’efficacia di un raduno con gli Zoom”.
Questo tipo di chiamata alle urne non è una novità per i parigini. Ad aprile, una precedente votazione ha portato al divieto dei monopattini elettrici nelle strade della Ville Lumière che dal 31 agosto 2023 non possono più circolare nella capitale.