Prove di guerra nel Grande Nord, Svezia e Finlandia si uniscono alla più grande esercitazione Nato

Prove di guerra nel Grande Nord. Svezia e Finlandia si uniscono alla più grande esercitazione militare della Nato degli ultimi decenni. Steadfast Defender 2024 (STDE24) è la più imponente esercitazione NATO dalla fine della guerra fredda. Iniziata nel gennaio scorso, terminerà a maggio 2024 con 90mila militari coinvolti. Si svolge lungo il fianco orientale dell’Europa e vede la partecipazione di tutti i paesi aderenti all’Alleanza, compresa la Svezia e la Finlandia, oggi membri a pieno titolo.

Sino ad oggi la NATO ha sempre cercato di evitare il contatto diretto con i confini della Russia ma l’invasione dell’Ucraina ha cambiato ogni prospettiva politico-militare. Tra i principali obiettivi dichiarati dell’esercitazione Steadfast Defender c’è quello di scoraggiare la Russia da nuove avventure di carattere egemonico o espansionistico. La NATO vuole essere pronta a rispondere ad un attacco a uno dei Paesi aderenti con una risposta da parte di tutti.

E proprio per sottolineare questo obiettivo l’esercitazione è anche considerato il primo test dei nuovi piani militari della NATO, progettati per spostare truppe ed equipaggiamenti in velocità e su larga scala per sostenere qualsiasi alleato sotto attacco.

Nonostante Donald Trump, candidato alle prossime presidenziali americane, potrebbe aver messo in discussione questo concetto in alcune sue dichiarazioni, l’America rimane il soggetto primo di questa promessa impegnando ingenti risorse per dimostrarlo.

La prima fase dell’esercitazione si svolge nella regione del Finnmark, remota contea nell’estremo nord della Norvegia, a 120 miglia il confine con la Russia con l’Oblast’di Murmansk. Nella simulazione Finnmark è invasa da un nemico fittizio chiamato Occasus.

Tra le truppe coinvolte si avverte il senso di partecipazione emozionata dei soldati svedesi e finlandesi per essere entrati a far parte della più grande alleanza militare al mondo e sono forse i più portati ad avvertire le minacce alla loro sovranità.

L’adesione della Finlandia ha anche avvicinato la Russia alla NATO, con un confine condiviso di oltre 800 miglia, confine che gli alleati dovranno ora essere pronti a difendere.

Quanto è reale la minaccia?

Oggi nessun paese dice che la Russia sia una minaccia imminente. Ma la percezione dei governi e dei comandi militari è che a lungo termine Mosca potrebbe prendere di mira anche un Paese della NATO.

Uno dei più alti comandanti militari svedesi, il tenente generale Carl-Johan Edstrom non ha dubbi sulle ambizioni di Mosca e si dice sicuro che sia solo questione di tempo, condividendo quanto pensano molti altri capi militari europei e politici di alto livello, sicuri che la Russia potrebbe attaccare un alleato della NATO entro il prossimo decennio.

Il viceammiraglio Doug Perry, uno dei capi militari statunitensi che supervisiona l’esercitazione, sostiene che l’Europa sia già in guerra e questo richiama tutti i paesi ai doveri dell’Alleanza e ad una continua preparazione militare.

È convinto che l’ingresso recente di Finlandia e Svezia nella NATO sia un riflesso di questa minaccia. Anche perché i paesi nordici come gli Stati Baltici avvertono più acutamente il pericolo. Non è solo la prossimità fisica con la Russia ma anche il vissuto passato dell’amara esperienza dell’invasione.

In questi paesi la spesa per la difesa aumenta più velocemente rispetto ad altri più lontani e, a differenza di quanto avviene in altri stati europei, il concetto di difesa è molto radicato nella popolazione tanto che ogni generazione ha esperienza militare. In altri paesi dell’Europa, compreso il Regno Unito, non c’è altrettanta preparazione militare e sociale; anzi, gli eserciti hanno grandi difficoltà a reclutare.

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Maria Vittoria Prest