Putin potrebbe sferrare un attacco alla NATO in meno di dieci anni, fra i 5 e gli 8. L’allarme viene dalla Germania.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha recentemente dichiarato che Vladimir Putin potrebbe sferrare un attacco alla NATO nei prossimi cinque-otto anni, mentre per un alto ufficiale dell’Alleanza le nazioni devono tenersi pronte a una guerra totale con Mosca entro due decenni.
Boris Pistorius ha denunciato il clima sempre più ostile verso i paesi della NATO da parte del presidente russo. Nelle dichiarazioni rilasciate al quotidiano tedesco Der Tagesspiegel, sottolinea inoltre che gli esperti parlano di cinque-otto anni riferendosi al tempo in cui potrebbe verificarsi l’aggressione sovietica.
L’ammiraglio Rob Bauer, un ufficiale della marina olandese che presiede il Comitato militare della NATO ricorda come la pace non sia più scontata; che i civili devono essere pronti ad affrontare un possibile conflitto in Europa e che un gran numero di persone dovrà essere mobilitato. A questo scopo i governi dovrebbero avviare ora il processo di reclutamento di forze di riserva molto più ampie.
Bauer ha elogiato la Svezia per aver chiesto a tutti i suoi cittadini di prepararsi alla guerra prima che il Paese entri formalmente a far parte della NATO. L’appello del governo di Stoccolma, ha portato a un aumento del numero dei volontari per l’organizzazione di protezione civile del Paese e a un’impennata delle vendite di torce e radio a batteria.
L’ammiraglio ha inoltre garantito il sostegno dell’Alleanza all’Ucraina, affermando che la nazione, che sta affrontando l’invasione russa, avrà il sostegno olandese per ogni giorno che verrà perché l’esito di questa guerra determinerà il destino del mondo.
La NATO come organizzazione non è direttamente coinvolta nel conflitto, invece molti Paesi membri inviano armi e munizioni individualmente o in gruppo e forniscono addestramento militare.
Il comandante supremo della difesa svedese, Micael Bydén, ha poi avvertito che la guerra della Russia contro l’Ucraina è solo un passo dell’aggressore, non un punto di arrivo.
Diversa la posizione dell’opposizione politica svedese che accusa il governo di utilizzare la minaccia della guerra a fini interni per ottenere vantaggi politici-elettorali.
Boris Pistorius ha aggiunto al Der Tagesspiegel che la presa di posizione della Svezia risente della vicinanza alla Russia e dunque deve affrontare una possibile prospettiva più grave e delicata. Le scorte di armi e munizioni in Europa, negli Stati Uniti e altrove si sono ridotte per sostenere la difesa dell’Ucraina. Ci vorranno anni per ricostituirle al ritmo attuale di produzione e per questo è necessario poter contare su una base industriale in grado di produrre armi e munizioni abbastanza velocemente da poter utilizzare in caso di un conflitto.
Stoccolma ha chiesto di entrare a far parte della NATO ma sta aspettando l’approvazione della Turchia e dell’Ungheria. La Finlandia è stata approvata l’anno scorso.
La prossima settimana inizieranno massicce esercitazioni della NATO in Europa e un comunicato stampa firmato da 31 membri afferma che l’iniziativa denominata Steadfast Defender 24 dimostrerà come l’alleanza sia in grado di condurre e sostenere complesse operazioni multi dominio per diversi mesi, attraverso migliaia di chilometri, dall’alto nord all’Europa centrale e orientale e in qualsiasi condizione, in uno scenario di conflitto emergente simulato con un avversario quasi-peer, essenzialmente la Russia.
Il comandante supremo alleato della NATO, il generale statunitense Christopher Cavoli, ha sottolineato che l’alleanza dimostrerà la sua capacità di potenziare l’area euro-atlantica attraverso un movimento transatlantico di forze dal Nord America, in una dimostrazione di unità, di forza e di determinazione a proteggersi a vicenda.
Il Regno Unito, secondo le dichiarazioni del segretario alla Difesa Grant Shapps, invierà 20.000 truppe supportate da caccia avanzati, aerei di sorveglianza, navi da guerra e sottomarini per partecipare alle esercitazioni, molte delle quali saranno dispiegate in Europa orientale da febbraio a giugno.
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