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Spagna, Grecia, Italia…sinistra perde perché…peperoncino spray in tasca e in testa all’elettore

Una lettera firmata Giuliano al Corriere della Sera. La scrive un medico di 53 anni che vive a Milano e racconta di aver visto di persona aggressioni e molestie. Racconta ancora di “dover accompagnare nel week end le figlie al cinema, discoteca, casa di amici”, del divieto di andare in alcuni quartieri e di prendere “treni dopo le 20”. Fin qui uno pensa: ecco il solito cittadino benpensante e impanicato, ecco l’insofferente e l’intollerante, ecco l’esagerare e l’ingigantire il già ingigantito dall’aria politica che tira.

Elettori di sinistra col…bicchiere colmo

Poi la lettera prosegue. “Siamo elettori di sinistra, crediamo nella solidarietà, abbiamo fatto parte del movimento studentesco e di varie associazioni di volontario. Ma ora il bicchiere è colmo…Rubare, violentare, molestare non hanno mai giustificazioni…Vanno bene gli alberi, le piste ciclabili, la raccolta differenziata ma io la mia famiglia vorremmo poter uscire di casa la sera (e magari anche il giorno) senza spray al peperoncino in tasca”.

Spagna: batosta elettorale per la sinistra

Appena ieri pesante batosta elettorale in Spagna. Batosta per la sinistra nelle elezioni amministrative. Sinistra poche settimane fa pesantemente sconfitta nelle politiche in Grecia. Sinistra che in Italia a settembre scorso ha nettamente perso le elezioni e continua ad arrancare, se non ad arretrare, anche nelle mini amministrative di queste ore. Ci sono molti motivi per questa tendenza elettorale, per questo spirare ovunque vento di destra. Il nazionalismo, il panico da privilegio perduto, il montare di una cultura diffusa anti sistema e cosa pubblica unita ad una pretesa di massima assistenza e protezione da parte del sistema e cosa pubblica…E ancora e forse soprattutto il rifiuto sdegnoso, sdegnato della conoscenza e competenza e l’orgoglio della ignoranza e incompetenza. Tra i tanti motivi della sconfitta ormai quasi sistemica della sinistra nelle elezioni c’ però anche quanto si può leggere nella lettera di Giuliano medico a Milano ed elettore di sinistra, c’è il “bicchiere colmo” che la sinistra ignora, nega, continua a riempire. Fino a farlo traboccare. 

Al posto della classe operaia…

La sinistra alla Schlein (ma ha solo portato a conclusioni conseguenti profondo e lungo percorso) al posto della classe operaia ha, nella sua lettura del reale, collocato gli ultimi. Dovendoli poi individuare questi ultimi e risultando inagibile o troppo onerosa una analisi di classe, gli ultimi le sono risultati…di risulta. Gli immigrati, meglio se senza tetto e lavoro, chi più ultimo di così? E ultimi certo tutti/e coloro della vasta e allungabile sigla che parte con Lgtb e va a raccogliere con devozione ogni identità sessuale non etero sessuale.

Bene, il “blocco sociale” composto dagli “ultimi” e declinato in immigrati, Lgtb cui aggiungere quanti più possibile pre pensionati o meglio pre pensionandi le elezioni non le vince. A nulla vale alla sinistra provare ad aggiungere ancora al “blocco elettorale progressista” gli ultimi delle dichiarazioni dei redditi, anche per l’ottimo motivo che buona parte di questi ultimi non sono per niente nei redditi reali. Anche, anche e non solo, per la conclamata e custodita inadeguatezza a vedere lo spray al peperoncino nella tasca e nella testa anche dei “suoi” elettori la sinistra le elezioni le perde a raffica.

Altra storia quella della Turchia

Ciò che vagamente potrebbe essere avvicinata al concetto europeo di sinistra le elezioni le ha perse in Turchia. Ma le elezioni in Turchia non sono le elezioni come avviene in Europa. Niente stampa anti governo, niente tv anti governo, molta galera per oppositori e dissidenti, le istituzioni religiose in campagna al fianco del governo…L’atto del votare era libero in Turchia, non certo del tutto libero era ed è quello che noi chiamiamo processo elettorale. Erdogan e la sua destra le elezioni le hanno vinte anche per questo, perché elezioni sotto autocrazia e non in piena democrazia. Il che fa delle elezioni in Turchia storia diversa dalle elezioni che pure in ogni paese europeo stanno premiando la destra e soprattutto testando che il “blocco sociale” in Italia versione Schlein-Conte le elezioni non ce la fa, non basta, vincerle proprio non può.

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