Due tre cose bisogna pur dirle su Trump che ha vinto a valanga in Iowa la prima tappa delle primarie repubblicane. Il tycoon ha addirittura superato, seppur di poco,il 50%. Ora le seconda tappa nel più liberal New Hampshire (23 gennaio) dove non sarà una passeggiata ; comunque ha già incassato da Joe Biden Il riconoscimento che si aspettava. Biden ha subito scritto ai suoi elettori che “è Trump il candidato da battere”. Detto ciò , va detto:
Il tycoon ha stregato dappertutto
Trump ha sfondato in tutte le aree sociali, a partire dagli evangelici; con l’unica debolezza delle zone suburbane. Un risultato stupefacente se si pensa che nel 2016 nello Iowa arrivò secondo e che da allora ha seminato caos, subito due impeachement, ed è in attesa di 4 processi penali di cui 2 per aver tentato di sovvertire l’esito del voto. Il suo primo commento rilasciato a Fox:” Sono onorato e rinvigorito da questa vittoria”. E dopo aver iniziato con un tono conciliante, il tycoon ha gettato la maschera definendo Biden “ il peggior presidente della storia USA” e il regista dei suoi processi (“ una interferenza elettorale”). Ha poi promesso “di sigillare il confine col Messico contro l’invasione di criminali e terroristi attuando un sistema di deportazioni che non si vede in questo Paese dai tempi di Eisenhower”. Cominciamo bene.
Ha trionfato in uno Stato rurale e bianco
L’Iowa è un piccolo stato rurale e bianco del Midwest che dagli anni ‘70 tradizionalmente da’ il via alle primarie presidenziali ( ma non più per i dem da quest’anno), e si vanta di scegliere quasi sempre i futuri candidati dei 2 partiti e spesso anche il Presidente. Ma negli ultimi anni questa capacità predittiva è risultata vera più per il partito dell’Asinello che per quello dell’Elefante: 4 degli ultimi 5 candidati democratici hanno vinto in Iowa con l’eccezione proprio di Joe Biden che nel 2020 arrivo’ dietro ad altri 3 candidati.
Ha sfatato un vecchio tabù
Anche questo va considerato. Gli ultimi 3 candidati repubblicani non sono riusciti a vincere in Iowa. Lo stesso Trump nel 2016 arrivò secondo dietro a Ted Cruz; 4 anni prima Mitt Romney si piazzò alle spalle di Rick Santorum per 34 voti dopo un riconteggio a 16 giorni di distanza dalla sua vittoria iniziale. Nel 2008 John Mc-Cain fini’ quarto. Bisogna risalire al 2000 per ritrovare un nome vincente nel granaio d’America: George W. Bush contro Steve Forbes. Ci riuscì anche Bob Dole in due tornate precedenti (1996, 1988) quando stabili’ lo scarto record di quasi 13 punti. Ma non ce la fece Ronald Reagan nel 1980 contro George H. W. Bush che comunque ne divento’ il vicepresidente. Concludendo: non sempre l’Iowa suggella la strada del futuro delle primarie ma, in ogni caso segna – nel bene o nel male- la campagna dei candidati.