La Chiesa prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, “attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto“. A scriverlo è il Vaticano in “Dignitas infinita”, il documento pubblicato dal Dicastero per la Dottrina della fede dopo cinque anni di lavoro. Nel documento si parla delle “gravi violazioni” della dignità umana. Tra queste viene inclusa la maternità surrogata e si cita papa Francesco: “Ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica.”
“Rispetto per i gay, ma la cultura gender è pericolosissima”
La Chiesa ribadisce che “ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ‘ogni marchio di ingiusta discriminazione’ e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza”. Nello stesso tempo evidenzia “le decise criticità presenti nella teoria del gender”, che come ha detto papa Francesco “è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali“.