Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha convocato monsignor Carlo Maria Viganò affinché “possa prendere nota delle accuse e delle prove circa il delitto di scisma di cui è accusato”.
Si tratta di un processo penale extragiudiziale. L’ex Nunzio in Usa, che più volte ha criticato Papa Francesco, arrivando a chiederne le dimissioni, commenta: “Considero le accuse contro di me un onore”.
“Nessun cattolico degno di questo nome può essere in comunione con questa ‘chiesa bergogliana’ perché essa agisce in evidente discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo”, sottolinea Viganò che invita a pregare per “coloro che sono perseguitati a causa della loro fede”.
Nunzio apostolico negli Usa dal 2011 al 2016, Carlo Maria Viganò è accusato per le sue “affermazioni pubbliche dalle quali risulta una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II“.