Wagner.la NATO, vuol cacciare i mercenari russi dalla Libia, i “musicisti” dello “chef di Putin” hanno violato i diritti umani in diversi Paesi.
Caccia ai mercenari della Wagner, il braccio armato dell’imperialismo russo. Caccia alla compagnia paramilitare creata nel 2013 da Dimitri Utkin, un ex tenente colonnello degli “spetsnatz”, le forze speciali del Gru; un veterano delle guerre cecene.
La Wagner è accusata di aver violato i diritti umani in diversi Paesi, di fare il lavoro sporco di Putin, non solo in Ucraina ma anche in Siria e in una dozzina di Stati africani, dal Sudan al Mali, dal Burkina Faso alla Libia, dal Congo al Mozambico.
Ricco il bottino: concessioni minerarie (oro, diamanti), montagne di soldi; il Cremlino incassa il suo dividendo strategico con il quale contrasta in Africa la declinante influenza delle potenze coloniali, la distratta attenzione statunitense nell’area e l’arrembante potenza economica della Cina.
I “MUSICISTI” DI PRIGOZHIN NEL MIRINO NATO
Il piccolo esercito (che ufficialmente non esiste) è riconducibile a Edgheni Prigozhin, potente uomo d’affari soprannominato “lo chef di Putin“ per le sue attività nel settore del catering e la sua vicinanza al Presidente russo.
Naturalmente il Cremlino nega qualsiasi relazione. Ma la Nato ha cominciato le sue mosse per cacciare i mercenari russi dalla Libia. Allo scopo stanno trattando con Haftar, il generale che domina la Cirenaica., comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (zona). Il direttore della CIA William Burns è già arrivato a Tripoli per coordinare le trattative.
Gli stessi “musicisti” sono accusati anche dal nostro ministro della difesa Guido Crosetto di facilitare il traffico di uomini e la partenza dei migranti dalle coste della Cirenaica. Il focus della trattativa verte sull’allontanamento della Wagner. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani è convinto che i mercenari di Mosca spingano i migranti in Italia. Lo ha detto anche nella su ultima missione in Israele.
LA WAGNER NELLA POLITICA AFRICANA DELLA RUSSIA
Il Cremlino è interessato soprattutto alla zona di influenza francese. La Russia non fa domande su democrazia e diritti umani. Ciò rende le formazioni come la Wagner “l’interlocutore ideale delle autocrazie del Continente“ come dice Catrina Doxee del Csis di Washington. Il Csis afferma di aver trovato “prove evidenti “ della presenza di compagnie militari private russe in Africa. L’Onu sta indagando su una operazione della Wagner, diretta contro i ribelli, nella quale lo scorso gennaio sono morti almeno 30 civili.
LE ACCUSE DI MACRON ALLA WAGNER
Anche il Presidente francese ha accusato gli uomini di Wagner perché hanno “ Intenti predatori “ nel Paese del Sahel. Ha detto :” Questi mercenari vengono essenzialmente per proteggere i loro interessi economici e la giunta stessa”. Ma i risultati sul campo non sempre vanno bene.
In Libia i mercenari russi hanno sostenuto l’offensiva su Tripoli sferrata nell’estate del 2020 dal generale Haftar ma hanno finito per soccombere alle milizie filoturche intervenute in soccorso del governo di unità nazionale. Anche in Mazambico i contractors della Wagner sono arretrati di fronte alla avanzata dell’Isis e poi sono stati sostituiti. Sono i più economici ma non sempre hanno la capacità di avere successo.