E’ l’Iran a dirigere i ribelli Houthi dello Yemen nei suoi attacchi alle navi che transitano per il Mar Rosso. Né è convinta la Gran Bretagna alla luce dall’attacco condotto ieri dai ribelli, considerato il più grande da quando è iniziata la crisi in Medio Oriente. Il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, ha dichiarato che la situazione nel Mar Rosso non può andare avanti così. Ha anche accusato l’Iran di coinvolgimento, affermando: “Non c’è assolutamente alcun dubbio che gli iraniani stanno aiutando gli Houthi fornendo la guida necessaria per gli attacchi nel Mar Rosso”, secondo Reuters.
Shapps ha detto, in una breve dichiarazione pubblicata sul suo account su “X” che una nave da guerra britannica ha distrutto diversi droni d’attacco con i suoi cannoni e missili. Ha anche avvertito che se questi attacchi illegali continueranno, gli Houthi ne pagheranno le conseguenze, sottolineando che la Gran Bretagna adotterà le misure necessarie per proteggere la navigazione internazionale.
Ciò è avvenuto dopo che il Comando Centrale degli Stati Uniti ha rivelato che i suoi aerei sono stati in grado, con l’aiuto delle forze della coalizione “Guardian of Prosperity”, di abbattere 18 droni e due missili da crociera antinave, oltre a un missile balistico antinave. nell’affrontare un attacco navale degli Houthi, ieri, martedì.
Ha inoltre descritto l’attacco, che è il 27° di una serie di attacchi contro il traffico marittimo nel Mar Rosso meridionale da quando gli Houthi avevano annunciato che avrebbero impedito il passaggio delle navi che trasportavano merci per Israele, lo scorso 19 novembre, come complesso e grave.
Dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023, tra le fazioni palestinesi e Israele, gli Houthi hanno lanciato decine di attacchi contro navi commerciali dirette verso Israele. Dallo scorso 19 novembre 2023, decine di attacchi Houthi sono stati registrati in questa via d’acqua importante a livello mondiale.
Ciò ha spinto gli Stati Uniti ad annunciare, il 18 dicembre, la costituzione di un’alleanza militare navale multinazionale, sotto il nome di “Guardian of Prosperity”, con l’obiettivo di contrastare eventuali attacchi mirati alla sicurezza della navigazione marittima internazionale.