Sono state definite le presidenze e le vicepresidenze di tutte le commissioni dell’Eurocamera. E per l’Italia, rispetto alla precedente legislatura, c’è una novità non marginale: la perdita di una presidenza. Insomma è andata male e francamente un po’ c’era da aspettarselo. Alla guida della commissione Affari Costituzionali, infatti, non è stato confermato l’eurodeputato di FI Salvatore De Meo, destinato forse a presiedere la delegazione dei Rapporti con la Nato.
L’Italia ha incassato quindi una sola presidenza di Commissione, con Antonio Decaro all’Ambiente. Il capo delegazione M5S Pasquale Tridico, invece, è stato eletto alla guida della sottocomissione agli Affari Fiscali.
E’ la Germania, tra i Paesi membri, a conquistare il maggior numero di presidenze, sei. A Berlino vanno gli Affari Internazionali con David McAllister (Ppe), il Commercio Internazionale con Bernd Lange (S&D), il Mercato Interno a Anna Cavazzini (Greens), la Cultura a Nela Riehl (anche lei nei Verdi), la Contabilità al popolare Niclas Herbst, Affari Costituzionali Sven Simon (PPe). Alla Germania anche la sottocommissione Difesa che va invece alla liberale Marie-Agnes Strack-Zimmermann.
Dietro la Germania è la Spagna ad emergere con la presidenza di tre commissioni, seguita dagli eurodeputati polacchi, che guideranno due commissioni. La Spagna incassa quindi la guida di tre commissioni con la socialista Lina Gálvez Muñoz alla Parità di genere, il popolare Javier Zarzalejos alle Libertà Civili e Carmen Crespo Díaz del Ppe alla Commissione Pesca.
Due le presidenze alla Polonia con il popolare Bogdan Rzońca che prende la commissione Petizioni la commissione Industria va ad un altro popolare polacco, Borys Budka. A Varsavia anche una sottocommissione, quella alla Salute con il popolare Adam Jarubas. La Francia incassa la commissione Affari Economici, con la socialista Aurore Lalucq e la sottocommissione Diritti Umani con il verde Mounir Satouri.
Il Belgio ottiene la guida della commissione Bilanci con Johan Van Overtveldt (Ecr), la Repubblica Ceca la commissione Agricoltura Veronika Vrecionová, sempre del gruppo dei Conservatori. Alla Finlandia va la commissione Lavoro con l’eurodeputato di The Left Li Andersson mentre la Grecia incassa la guida dei Trasporti che va alla popolare Elissavet Vozemberg-Vrionidi.
All’Irlanda la guida della commissione Sviluppo con il liberale Barry Andrews. Alla Romania la commissione Regioni con il socialista Adrian-Dragoş Benea. La Bulgaria infine ottiene la guida della commissione Affari Legali con il liberale Ilhan Kyuchyuk.
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