Su X l’ex sindaco di Bergamo e attuale europarlamentare del Partito Democratico Giorgio Gori ha rispolverato dagli archivi un Matteo Salvini d’annata in una vecchia intervista al Corriere della Sera. Un giovane Salvini raccontava: “Nei centri sociali ci si trova per discutere, confrontarsi, bere una birra e divertirsi”. Per poi rassicurare “che quelli che lui conosce non prenderebbero mai in mano un sasso o una spranga”. E ancora: “Dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il Manzoni il mio ritrovo era il Leoncavallo. Stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni”.
Un Salvini, insomma, leggermente lontano dal Salvini di oggi che invece tuona per la chiusura dei centri sociali: “Immagini vergognose e inaccettabili da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi”. E ancora: “Zecche rosse, comunisti, delinquenti, criminali da centro sociale, non lo so definiteli, voi ma dopo quello che abbiamo visto ieri a Bologna e Milano e qualcosa di indegno e vergognoso che non si deve più ripetere”. Ma d’altronde, di Salvini, negli anni ne abbiamo conosciuti tanti. E tanti ancora, probabilmente, ne continueremo a conoscere.