Rai, in memoria di Telekabul, Curzi formò una generazione, Berlinguer va da Berlusconi, solo Sciarelli fa audience

Rai, un giornalista che ha i capelli grigi tendenti al bianco ricorda con un sospiro: “Telekabul, che tempi! Una redazione meravigliosa come non ce  ne sono più.”

Eh già, che fine hanno fatto quei colleghi diventati famosi per via di quel Tg? Nacque nel 1979 dopo una riforma che aveva adottato alla lettera il manuale Cencelli. Uno a te, un altro a me senza scontentare nessuno. A dirigerlo fu chiamato un giornalista di razza, Alessandro Curzi che aveva le sue idee e non le nascondeva. Ecco perché dagli stessi colleghi della Rai fu chiamato così: “Per una rozza osservanza alle direttive del Pci”

Nella mia lunga carriera ho naturalmente conosciuto chi era alla guida di quel tg. Un uomo intelligente su cui si poteva discutere in specie sulla sua ideologia, ma non sulla professionalità. “Le notizie sono sacre”, ripeteva Curzi, “guai a nasconderle” Certo non le metteva in apertura, però non le taceva.

Con lui crebbe una redazione di giovani, di cui vorremmo ricordare alcuni: Federica Sciarelli, in primis, che ancora oggi conduce un programma di grandissimo successo, “Chi lo ha visto” e, insieme con lei, molti altri giornalisti che non hanno bisogno di presentazione: Giovanna Botteri, Michele Santoro, Bianca Berlinguer, Corradino Mineo, Mariella Venditti, Danilo Scarrone.

Adesso, di quel gruppo sono rimasti in pochi, ultima in ordine di tempo proprio Bianca Berlinguer che per un periodo fu anche direttore di quella testata. Pochi giorni fa se n’è andata sbattendo la porta. “Non credevano più in me e al mio programma. Quindi, ho preferito cambiare aria”. Eh, che aria? Bianca è stata assunta a Mediaset da Piersilvio Berlusconi da cui ha avuto assicurazioni sulle scelte che avrebbe  potuto fare. 

E’ chiaro che, avendo quel nome, si sono immediatamente  scatenate le polemiche. A cominciare per primo è stato (guarda caso) Matteo Renzi che ogni giorno faceva una telefonata alla Berlinguer (sono parole di Bianca) per raccomandare due servizi, uno contro i 5Stelle, l’altro contro il Pd”. Silenzio dinanzi ad una simile dichiarazione? Assolutamente no e l’ex presidente del Consiglio ha dato incarico ai suoi avvocati di sporgere querela.

“Non se ne parla più di quel Tg, ma credetemi era fantastico lavorare con Curzi. Tutti avevamo un grande entusiasmo e non si badava alle ore di lavoro che avremmo dovuto avere come straordinario”. A rammentarlo è sempre lo stesso collega che non vuole apparire perchè potrebbe significare nascondere gli altri”.

E’ inutile ricordare Santoro, Botteri, Mineo che hanno fatto la storia di quel periodo. Naturalmente non furono pochi quelli che chiesero la testa di Curzi, specialmente gli esponenti della destra, ma il direttore fu salvato dai cosiddetti innovatori, cioè quel gruppo dirigenti che voleva dare alla Rai un volto diverso. 

Certamente, la più nota di tutti è oggi Federica Sciarelli con il suo programma che ha un indice di ascolto altissimo. Recentemente è stata protagonista di un episodio che dimostra la generosità e l’altruismo della nostra collega. Ha salvato un ragazzo autistico scomparso di casa. Lo ha riconosciuto, si è intrattenuto con lui diverse ore fin quando non sono arrivati i soccorsi. Lasciatemi fare un breve commento: eravamo proprio diversi noi di quella generazione che va scomparendo. 

 

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Bruno Tucci