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Rai, sinistra in subbuglio tra Fazio milionario e parolacce di Annunziata ma è sempre stato così lo spoils system

“TeleMeloni”: dopo le nomine dei tg c’è qualcuno che grida allo scandalo (pochi in verità e bene etichettati). “Il sevizio pubblico non esiste più”, tuonano. “La Rai è diventata una succursale di Palazzo Chigi”.

Parole al vento, perché fingono di dimenticare quel che è avvenuto in passato. Una strage di quelli che la pensavano diversamente. E’ la bellezza del cambio della guardia, signori. Il cosidetto “spoils system”che abbiamo ereditato dagli  Stati Uniti, la nazione più demoratica del mondo.

Lì, ogni volta che alla Casa Bianca arriva un nuovo presidente c’è un andirivieni di persone che entrano ed escono.

Di che scandalo parliamo allora? Fabio Fazio, poverino, ha sbattuto la porta della Rai dopo aver firmato con un’altra emittente guadagnando diversi milioni all’anno. Chissà che cosa penseranno i suoi fan che molte volte non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.

Lucia Annunziata ha abbandonato, ma nessuno l’aveva cacciata. Poteva continuare tranquillamente il suo programma, certo senza dire parolacce al ministro Eugenia Roccella che non la pensava e non la pensa come lei. Invece ha preferito andarsene. “Buon viaggio”, direbbero i suoi avversari

Però, in loro soccorso non poteva esimersi dall’intervenire Elly Schlein, la quale ha soltanto sfiorato i loro nomi occupandosi poi delle sue fissazioni: la patrimoniale, la tassa di successione  ed altre idee del genere a cui nessuno pensa più se escludiamo Nicola Fratojanni e SergioBonelli, vale a dire la sinistra-sinistra. Allora, lo scandalo gridato dalla numero uno di Via del Nazareno si ridimensiona e diventa fuffa o “deja-vu”. 

Se poi si vuole discutere delle nomine la maggioranza non si tira indietro. Gian Marco Chiocci è un giovane direttore venuto alla ribalta quando si occupò sul Giornale (quotidiano di centro destra) dello scandalo dell’appartamento di Montecarlo in cui era coinvolto Gianfranco Fini. Uno scoop dietro l’altro. D’altronde non poteva che essere così in quanto nel dna aveva quello di suo papà, Francobaldo Chiocci, firma di punta del Tempo di una volta che aveva come direttore Renato Angiolillo, il fondatore. I suoi servizi eccellenti: di quegli inviati che oggi non esistono più. Un bene, un male? Non sta a noi rispondere, ma agli unici datori di lavoro che hanno i giornalisti: i lettori. 

Lo scandalo prosegue se si legge a chi è andata la direzione del Tg2 della Rai: ad un collega che milita da anni nel servizio pubblico avendo diretto i Giornali Radio e Rai Parlamento. Al Tg3 è stato infine confermato Mario Orfeo che certo non ha bisogno delle raccomandazioni di forze politche che, a ragione, non hanno nulla da dire sul suo conto.

Allora, dove sta la rivoluzione gridata a gran voce da certa stampa? Dove si nasconde la vibrante protesta di Via del Nazareno e dei suoi compagni di viaggio? Non si fonda su nulla. E quindi si va in tutti i modi alla ricerca di particolari insignificanti per poter criticare chi è stato nominato dal nuovo consiglio di amministrazione.

D’altronde, è un atteggiamento non nuovo che va in replica da quando Giorgia Meloni è diventata presidente del Consiglio. Avrebbe dovuto scatenare un putiferio in Europa. “Chissà come saremo considerati a Bruxelles e dintorni?” sentenziavano. E’ avvenuto l’esatto contrario e ora a dimostrarlo sono i viaggi ed i consensi che il nostro premier ha avuto dovunque sia andato. Tutta la Ue è con lei e dovunque vada non riceve che applausi e strette di mano.

Si può parlare di “rosiconi della sinistra?” Sono definizioni che non piacciono a Palazzo Chigi, tanto è vero che, all’indomani del disastro della Romagna, Giorgia Meloni ha voluto al suo fianco Stefano Bonaccini, il presidente di quella regione che, certamente non può essere accusato di essere un uomo del centro destra. Vuoi vedere che anche su di lui, alcune forze politiche avranno la sfrontatezza della “critica a tutto campo?”

 

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