
Renzi: "Basta doppio lavoro per i parlamentari". E lancia una proposta di legge (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Con l’ultima legge di bilancio, il governo Meloni ha introdotto un emendamento che colpisce direttamente le attività professionali di Matteo Renzi, limitando la possibilità per parlamentari, rappresentanti di governo, presidenti di regione ed europarlamentari di ricoprire incarichi per società con sede fuori dall’Unione Europea. Una norma che di fatto ostacola la sua attività di conferenziere internazionale.
Per tutta risposta, il leader di Italia Viva ha deciso di passare al contrattacco, presentando una proposta di legge che vieta il doppio lavoro per tutti i deputati e senatori.
La proposta di legge
“Firmo qui in diretta, davanti a voi, la proposta di legge sulle incompatibilità dei parlamentari. Vi ricordate quanto mi hanno attaccato? Con questa proposta chiediamo a tutti i parlamentari di non fare il secondo lavoro”, ha dichiarato Renzi in un video pubblicato sui social.
L’obiettivo della norma è chiaro: impedire ai parlamentari di avere un’altra fonte di reddito oltre allo stipendio da onorevoli. “Dicono sempre a me che il problema sono io, ma sono loro che fanno gli avvocati, gli ingegneri, i professionisti…” ha sottolineato il leader di Italia Viva, facendo riferimento alla norma introdotta dal governo. Poi ha aggiunto: “Questa è una cosa molto positiva e che possa essere votata”. Renzi ha quindi chiamato in causa il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, dicendo: “Conte lo fa già… una cosa in più che va sistemata subito”.

Trasparenza sui patrimoni familiari
Ma la proposta di legge non si limita solo al divieto del doppio lavoro per i parlamentari. Renzi ha infatti rilanciato anche sul tema della trasparenza: “Se è vero come è vero che i parlamentari devono presentare il proprio patrimonio in modo pubblico e trasparente, bisogna farlo fare anche ai parenti dei parlamentari, ai coniugi”. L’ex premier ha spiegato la ratio della norma: “Se mia moglie e la sua famiglia hanno la proprietà di una banca all’estero, è giusto che si sappia. È giusto che i cittadini sappiano le proprietà di mia moglie, mia suocera. Se bisogna andare sulla trasparenza, non è che è un argomento che si usa contro Renzi ma poi non si è conseguenti”.
L’appello ai leader politici
Ha poi lanciato una sfida ai principali leader politici affinché sostengano la sua proposta: “Spero che la firmino tutti i capi dei partiti. Manderemo la proposta a Giorgia Meloni, a Giuseppe Conte, a Elly Schlein, Antonio Tajani, a Matteo Salvini, a Carlo Calenda, a Riccardo Magi, a tutti. Vediamo chi è disponibile ad essere trasparente fino in fondo”.