Renzi, il rieccolo, avrebbe scritto Indro Montanelli. “Ancora tu”, si potrebbe scrivere parafrasando il titolo di una famosa canzone di Lucio Battisti. Chi sia il “tu politico” non è difficile indovinarlo: diamine, è Matteo Renzi che, dopo il crack con Carlo Calenda e il flop delle europee non ci vuole stare ad uscire dal giro dei parlamentari che contano.
Si abbraccia con Elly Schlein durante una partita fra cantanti e componenti della casta. Le dà una palla che è difficile mandare fuori. E’ gol che l’arbitro annulla per un fuorigioco della stessa segretaria. Un sorriso e quasi una carezza dinanzi alle telecamere a cui non pare vero uno scoop del genere.
Attenta Elly: l’uomo è furbo, pensa la notte che cosa fare il giorno. E prova con lei un disperato tentativo di non finire nel dimenticatoio. Però non si dimentichi che il buon Renzi è quello dello “Stai sereno” detto a Enrico Letta pochi minuti prima di accoltellarlo ideologicamente: lui a Palazzo Chigi e il suo predecessore a spasso.
Dove vuole arrivare il “Mandrake di Montecitorio o Palazzo Madama”? Desidera compiere un altro gioco di prestigio per diventare un elemento importante di un nuovo campo largo. Come?
Suggerendo alla Schlein di creare un diverso Pd in cui lei spinge il partito a sinistra e lui fa da bilanciere tranquilizzando coloro i quali non vedono di buon occhio la rivoluzione della segretaria di via del Nazareno. Un nuovo centro sinistra, insomma? Può darsi.
Con quale possibilità di sfondare? Lo vedete voi Renzi mettersi insieme alla Cgil che bocciò in pieno il suo job act, una riforma del lavoro che non ebbe il successo sperato? E immaginate voi Renzi correre insieme con quei magistrati dell’Anm che volevano distruggergli la famiglia?
E ancora: allearsi con i 5Stelle, i quali dovettero lasciare Palazzo Chigi per un’operazione (molto aiutata da Renzi) che portò Mario Draghi alla presidenza del Consiglio? Dinanzi a questi episodi (storici) Renzi si difende ricordando che fu essenzialmente lui a favorire il secondo mandato di Sergio Mattarella.
Questo nuovo campo largo si restringe immediatamente perché Giuseppe Conte storce la bocca per non dire che è nettamente contrario al nuovo disegno. L’avvocato del popolo non può dimenticare la guerra che gli fece l’ormai ex segretario di Italia Viva (sarà Maria Elena Boschi a prenderne il testimone) con accuse e improperi che non possono essere lasciati in un angolo.
Quindi, non sarà una partita facile nonostante il personaggio sia assai furbo e conosce bene gli intrighi della politica. Per questo la Schlein non deve farsi ammaliare dalle parole (convincenti) dell’ideatore di questo nuovo (o vecchio?) progetto politico.
Dopo il successo delle europee e la messa a tacere dei suoi oppositori, amici di partito, Elly sta vivendo un periodo di maggiore tranquillità. Lavora, si. ad un campo largo, ma con le stesse forze con cui ha vinto le recenti regionali battendo una destra ormai satura di successi. Andare oltre potrebbe voler dire entrare in un ginepraio da cui non sarebbe facile districarsi. Abbia la tempra necessaria per respingere la proposta. Se ha dei dubbi, chiami al telefono Calenda, parli cinque minuti con lui e poi tragga le dovute conclusioni.
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