“Oggi si è vestito da Trump, prossima volta mi aspetto si vesta come i Village People”: con queste parole ironiche, Matteo Renzi ha aperto il suo intervento al Senato dopo l’informativa sulla situazione della rete ferroviaria nazionale.
Critiche alla gestione ferroviaria
Renzi ha criticato aspramente il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per i recenti problemi nella gestione delle Ferrovie dello Stato. “In principio fu il chiodo, poi il lucchetto, poi il pantografo, poi l’uomo che camminava sui binari”, ha dichiarato, tracciando un quadro ironico ma severo delle giustificazioni addotte per i disservizi.
Richiamando una celebre scena dei Blues Brothers, Renzi ha aggiunto: “Lei ricorda un’altra grande scena americana, quella di John Belushi quando urla ‘Non è stata colpa mia’. Lei ricorda lui, solo che i Blues Brothers facevano ridere e lei fa piangere”.
Accuse dirette a Salvini
Secondo Renzi, il sabotatore della rete ferroviaria sarebbe il ghost writer di Salvini, responsabile, a suo dire, di farlo “pestare bucce di banana”. L’ex premier ha poi sottolineato che nel 2014, con Maurizio Lupi come Ministro delle Infrastrutture, “la puntualità dei Frecciarossa era del 96%”.
Chiudendo il suo intervento, Renzi ha accusato Salvini di essere “il più grande sabotatore delle Ferrovie dello Stato”, ribadendo con forza il suo giudizio negativo sulla gestione attuale del settore.