Politica

Renzi: “Sui centri in Albania, la Meloni rischia di fare la fine di Chiara Ferragni col Pandoro-gate”

In un’intervista a Repubblica, Matteo Renzi usa un’ironia pungente per collegare Giorgia Meloni e i centri in Albania alla polemica sul “pandoro-gate” di Chiara Ferragni. L’ex premier, fresco di proscioglimento nel processo Open, paragona la “nervosissima” premier alla Ferragni: “Sui centri in Albania rischia di fare la fine di Chiara Ferragni col Pandoro-gate, vuole cancellare un avversario politico per via legislativa, dopo che è l’assalto giudiziario”.

Il caso Open: giustizia tardiva o ingiustizia prolungata?

“Non ho avuto giustizia perché mi hanno dato ragione dopo cinque anni,” spiega Renzi, descrivendo il lungo calvario giudiziario vissuto insieme alla sua famiglia. Il caso Open, partito a ridosso della nascita di Italia Viva, è stato vissuto dall’ex premier come un attacco politico mirato. “Hanno cercato di dipingere la Leopolda come un covo di malaffare,” aggiunge, evidenziando come le perquisizioni illegittime e l’esposizione mediatica abbiano compromesso l’immagine sua e del neonato partito.

Renzi: “Sui centri in Albania, la Meloni rischia di fare la fine di Chiara Ferragni col Pandoro-gate” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La norma anti-Renzi e le accuse alla Meloni

Renzi non risparmia critiche alla premier Meloni, accusandola di aver inserito nella manovra una norma contro di lui. La legge, secondo Renzi, sarebbe incostituzionale e motivata da una vendetta personale e politica: “L’hanno voluta Giorgia e Arianna Meloni per due motivi: perché ho avuto il coraggio di parlare di una leadership familista che al mondo esiste solo in Italia e in Corea del Nord – sostiene l’ex premier – e perché se vado col centrosinistra, matematicamente noi vinciamo e la destra perde. Ma la norma contro di me è incostituzionale”.

Solidarietà da Salvini, ma giudizio critico

Curiosamente, Renzi trova in Salvini un inaspettato alleato. Il leader della Lega gli ha espresso solidarietà per il processo Open, ma Renzi mantiene un giudizio severo sulla gestione dell’immigrazione da parte del governo: “Non auguro condanne, ma ciò non toglie un giudizio etico negativo.”

 

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Filippo Limoncelli