Riarmo? Non scherziamo dice Meloni e dicono tutti: ma non ci si difende disarmati -blitzquotidiano.it (Foto Ansa)
“Sarà la prova del fuoco per Giorgia Meloni”, dice la parte più agguerrita della sinistra.
Se Giorgia dovesse sbagliare gli interventi di oggi e di domani al Senato e alla Camera il futuro per lei si tingerebbe di nero.
Questa è la speranza dell’opposizione che spera sempre in uno scivolone della premier per tornare ad essere protagonista.
Il problema è il riarmo europeo, sostantivo che non piace a Giorgia la quale preferisce parlare di difesa ritenendo pericoloso mandare truppe in Ucraina. Sarebbe come dire: ”Eccoci qua, siamo pronti a combattere”.
Chi è per la pace senza se e senza ma non può essere contro questa convinzione. Ma adesso si deve pensare al presente e la sinistra è attenta ad ascoltare Giorgia pronta a balzarle addosso se qualche parte del suo discorso non la convincesse.
Sembrerà paradossale, ma è su Matteo Salvini che punta la maggior parte degli avversari della premier. Il vice premier è stato sempre contrario al Rearm Europe ed infatti a Strasburgo la scorsa settimana ha votato contro rompendo l’asse con la maggioranza.
Quindi, se anche oggi e domani il segretario della Lega si ripetesse per la Meloni sarebbero guai. Pensare il contrario non serve. D’altronde il Carroccio non ha mai negato questa sua posizione, potrebbe confermarla in Parlamento.
Però, Giorgia non è rimasta con le mani in mano negli ultimi giorni. Ieri ha parlato a lungo con il ministro delle infrastrutture e pare si sia giunti ad un accordo. Nel documento finale con cui ci si presenterà all’Europa la parola riarmo o un qualsiasi altro sinonimo non ci sarà. Si scriverà più semplicemente di “Defend Europe” e tutto ciò avrebbe convinto il buon Matteo. Questo è ufficialmente (o quasi) quel che è uscito dalle stanze di Palazzo Chigi.
È più verosimile che la Meloni non abbia avuto peli sulla lingua com’è sua abitudine. Immaginiamo il colloquio tra i due (tutto fantasia, per carità).
“Senti Matteo, io comprendo anche se non lo condivido il tuo pensiero sulla difesa del nostro vecchio continente. Ma tu capirai bene che se tu confermassi la tua convinzione in Parlamento, il governo traballerebbe. Anche i più ottimisti dovrebbero convincersene. In questo caso crisi, dimissioni presentate al capo dello Stato, forse nuove elezioni. Quale potrebbe essere il futuro? Tu dovresti dire addio al vice premierato, ai ministeri che hai occupato ed ai grandi titoli che occupi ogni giorno sulle prime pagine dei quotidiani. Addio volare sulla cresta dell’onda, lo comprendi, naturalmente”. Che cosa succederà allora nel caso in cui Salvini rientrasse nell’alveo della maggioranza? La sinistra dovrebbe dire no ai suoi sogni, anche se compatta fosse per il no al riarmo. Ed anche questo particolare è in bilico: a Strasburgo, infatti, il campo largo ha dato un’altra prova della sua inefficienza, tanto è vero che pure il Pd si è diviso in tre e Elly Schlein rischia ora la poltrona di via del Nazareno.
Tutto risolto allora? In politica non si possono fare pronostici sicuri. Nell’aula di Montecitorio e di Palazzo Madama può succedere sempre di tutto. Non sarebbe la prima volta che accade e forse non sarebbe nemmeno l’ultima.
La premier può essere tranquilla? Gli ultimi dati e le ultime indiscrezioni dicono di si. Bisogna pensare solo al futuro E’ vero che lei ha un buon feeling con Trump, ma la circostanza non vuol significare essere una ruota di scorta degli Stati Uniti.
L’Italia deve far valere i propri diritti anche se qualche volta non sono in sintonia con quelli americani. La Meloni ha guadagnato in Europa molti punti, si dice che Ursula non sia contraria al piano dell’Albania che tante critiche ha suscitato specialmente nel nostro Paese.
In questo periodo, quindi, si deve pensare soltanto all’unità dei tanti paesi che si incontrano a Bruxelles o a Strasburgo. Insomma, non si deve nemmeno pensare ad un conflitto mondiale. Come ha detto il papa scrivendo dal Gemelli una lettera al Corriere della Sera: “In questo periodo di mia malattia, la guerra appare ancora più assurda”.