
Riarmo europeo, quali partiti italiani hanno votato contro e quali a favore (foto Ansa-Blitzquotidiano)
L’Europa ha detto sì al piano di Ursula von der Leyen per il riarmo alla Plenaria di Strasburgo, un rilancio figlio della convergenza delle grandi famiglie politiche europee, popolari e socialiste. Ma questo segnale di compattezza sulla difesa continentale comune (la proposta è stata accolta con il 62,6% dei voti), sia pur tardivo e tutto da implementare, è arrivato in Italia come fattore disgregante a livello trasversale, spaccando da destra a sinistra maggioranza e opposizioni.
Nel dettaglio, vediamo come hanno votato le delegazioni italiane al Parlamento europeo. Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato sì, la Lega ha votato no. Il Partito Democratico si è diviso: in 10 hanno votato sì e in 11 si sono astenuti. Il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno votato contro.
Due le risoluzioni contenute nel piano, di cui una sulla difesa che conteneva un paragrafo sul riarmo, e l’altra centralizzata sul sostegno a Kiev. È sul secondo voto che la politica italiana si è divisa.
Nel centrodestra Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato a favore mentre la Lega contro. Dall’altra parte il Partito Democratico si è diviso ancora in due tra astenuti e favorevoli. Solo grazie agli sforzi di mediazione del capo delegazione Nicola Zingaretti, alla fine tra i dem non ci sono stati voti contrari.
In Europa il campo largo è chiaramente saltato per aria. Il Movimento 5 Stelle ha confermato di volersi candidare a forza pacifista. E contraria è stata anche la Sinistra, italiana ed europea.