Salvini assolto, chi ne beneficia di più? Giorgia Meloni ovvero God save the Queen. L’assoluzione di Matteo Salvini a Palermo è una benedizione sul cammino di fine legislatura per Queen Giorgia. È sicuramente lei la maggior beneficiaria della sentenza Open Arms.
Se Salvini fosse stato condannato si sarebbe trasformato in un kamikaze della maggioranza, avrebbe iniziato una campagna ultrareazionaria al cui confronto Orban sarebbe risultato un moderato bavarese. Avrebbe inondato Space X e pure Starlink di una comunicazione iperbolica in cui la bestia di Luca Morisi si sarebbe trasformata in Godzilla.
La sentenza invece è stata positiva per il segretario della Lega, dimostrando che, nonostante la non separazione delle carriere, i giudici non sono stati condizionati dai PM che oltre a Conte, che non sarebbe mai stato Premier senza Salvini, avevano chiamato a testimoniare una stella della Marina statunitense, l’ufficiale e gentiluomo Richard Gere.
Ovviamente il centrodestra nonostante il giudizio assolutorio intende proseguire con più forza, vede l’obiettivo, sulla riforma Nordio. Destra e Sinistra si scontrano sulla ipertrofia della giustizia e sul combinato disposto giudici/media, che da Tangentopoli in poi ha condizionato la vita di questa repubblica del melograno, se non delle banane.
Il tema giustizia è ormai alla frutta, l’ordine giudiziario dopo Palamara, Saguto, Amara ha toccato il fondo della non credibilità nell’opinione pubblica. La Giustizia che non è stata assassinata da Berlusconi si è suicidata per protervia e presunzione, di alcuni certo, ma i più influenti ed organici.
E così dopo la distruzione dei partiti, quindi della politica, ci siamo giocati il secondo potere dello Stato disegnato da Montesqieu. Rimane solo il potere esecutivo eletto da chi? Controllato da cosa?
Quien sabe, ormai il mood da Putin a Tramp, da Kim a Xi, da Erdogan a Zelensky, è l’Autocrate, e Queen Giorgia, nel suo familismo italianamente rassicurante, è destinata al trono, suo malgrado, ma non a sua insaputa.
In Italia è cominciata l’autocrazia, il premierato non si farà in questa legislatura, e ovviamente nemmeno l’Autonomia differenziata, ma una legge elettorale simile all’Italicum di Renzi in finale di partita potrebbe essere possibile. E lì i giochi sono fatti.