Processo Open Arms. Salvini rilancia: non molla, chiama tutti a Pontida, esclude categoricamente ogni ipotesi di patteggiamento, promuove una gigantesca mobilitazione (“per il diritto alla sicurezza e il rispetto della sovranità’”), cita a sua discolpa i pm di Catania che hanno chiesto l’archiviazione per lo stop alla “Diciotti” (caso analogo), ricorda che il trio Conte-Toninelli-Di Maio hanno firmato a suo tempo una lettera pienamente d’accordo con il suo operato. E ancora : macché sequestro dei migrati, molti sono stati fatti sbarcare, hanno avuto costante assistenza medica, nessuno è morto. E al capitano spagnolo della nave Ong sono stati offerti altri porti (“ma lui voleva a tutti i costi sbarcare in Italia”), la Ue latitava.
Salvini è un fiume in piena. Nello studio Mediaset di Nicola Porro (lunedì sera) si confessa a briglia sciolta e dice di aspettarsi una sentenza di assoluzione; in caso contrario affronterà la galera, ma solo dopo i tre gradi di giudizio. Tuttavia ammette di aspettarsi una assoluzione perché non ha commesso alcun reato. In caso invece di condanna, per Salvini non scatteranno gli obblighi della legge Severino, applicati solo in caso di condanna definitiva: dunque il vice premier e ministro resterebbe al suo posto.
È scontro totale sul segretario della Lega: dai magistrati alla Rai. L’ANM non ha affatto apprezzato le parole con cui, la premier Giorgia Meloni, e il suo vice Antonio Tajani, hanno commentato la richiesta di 6 anni nel processo. E le opposizioni di Centrosinistra hanno accusato la Rai perché sarebbe saltata ogni garanzia di imparzialità e “ calpestato ogni elementare principio di servizio pubblico”. Ha aggiunto la segretaria dem Elly Schlein: ”È un governo a cui la libertà di stampa non piace, sta scomoda”.
Salvini lunedì 16 settembre ha convocato d’urgenza il consiglio federale del Carroccio “per difendere la democrazia”; mentre i PM di Palermo insistono: ”Indebite pressioni”. Parallelamente Salvini ha ringraziato anche Elon Musk, proprietario di X, per la gradita solidarietà planetaria e per il sostegno sui social network. È il caso di ricordare l’attuale situazione degli sbarchi in Italia: numeri più significativi rispetto al 2019, l’anno del caso Open Arms. Dati del Viminale e dell’agenzia Frontex: c’è un calo del 39% via mare e del 77% sulle rotte dei Balcani Occidentali.
Tutto è cominciato 5 anni fa.
2019 – L’1 agosto Open Arms recupera in 2 tempi nel Mediterraneo immigrati: 52 il 1 agosto, 69 il 2 agosto. Il 6 agosto Malta ha vietato l’ingresso nelle sue acque territoriali; il 10 agosto Richard Gere è salito a bordo della nave per solidarietà; la notizia fa il giro del mondo. Il giorno dopo sono sbarcate le prime 3 persone malate e 6 dei loro famigliari. Il 20 agosto il Procuratore ha sequestrato la nave è fatto sbarcare i migranti.
2020 – Il tribunale dei Ministri di Palermo ha chiesto la messa in stato d’ accusa di Matteo Salvini allora ministro dell’Interno. 2021 – Il Gup rinvia Salvini a giudizio (17 aprile); il 23 ottobre è iniziato il processo.
2024 – Richiesta choc: i Pm di Palermo hanno chiesto 6 anni di carcere per Matteo Salvini. Il processo è rinviato al 20 settembre quando saranno chiamate le parti civili. Il 18 ottobre è prevista l’arringa della difesa di Salvini, assistito dall’avvocata e senatrice della Lega Giulia Bongiorno. Poi la sentenza.