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Salvini sul caso delle chat di FdI: "Non fa piacere, ma non rispecchiano il pensiero attuale" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha commentato, in un’intervista rilasciata a Il Tempo, la recente polemica riguardante la pubblicazione di vecchie chat riservate di esponenti di Fratelli d’Italia. In queste conversazioni, risalenti a un periodo precedente all’attuale alleanza di governo, alcuni membri di spicco del partito, inclusa la futura premier Giorgia Meloni, esprimevano giudizi critici e poco lusinghieri nei confronti di Salvini e della Lega.
Il vicepremier ha minimizzato l’impatto della vicenda: “Se qualcuno spera di mettere in difficoltà la maggioranza pubblicando vecchie chat riservate, sbaglia. Certo, anche se non sono eccessivamente permaloso non fa piacere leggere certe cose. Però si tratta di battute scritte in un’altra era politica che, sono certo, non rispecchiano il pensiero attuale degli alleati. Giorgia saprà confermarlo”.
Il caso Almasri e la difesa del Governo
Durante la stessa intervista, Salvini ha affrontato il caso Almasri, che ha sollevato critiche da parte dell’opposizione per la presunta liberazione di un torturatore. I ministri Nordio e Piantedosi hanno riferito in Parlamento per chiarire la questione, ma le polemiche non si sono placate.
Salvini ha risposto con fermezza alle accuse: “Mi fido dei miei colleghi di governo. La sinistra ha spalancato i porti all’arrivo di centinaia di migliaia di clandestini, non credo possa dare lezioni a un governo che espelle i delinquenti. E ricordo che è la stessa sinistra che mi voleva in galera per aver difeso i confini”.
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La riforma della Giustizia e le tensioni con la Magistratura
Infine, il vicepremier ha commentato le tensioni crescenti tra il governo e una parte della magistratura riguardo alla riforma della giustizia. Negli ultimi mesi, il dibattito pubblico è stato segnato da uno scontro acceso tra l’esecutivo e l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), che ha espresso critiche sul progetto di riforma. “Mi auguro che l’Anm abbassi i toni, perché il principio della divisione dei poteri deve valere anche per la magistratura che non può interferire col potere legislativo”, ha concluso.