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Salvini: “Von der Leyen al comando dell’esercito Ue? Ci arrenderemmo in 20 minuti”

L’invasione e la guerra hanno avuto conseguenze profonde su ogni tipo di rapporto e relazione internazionale. Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ospite della Stampa estera a Roma, ha sottolineato come gli accordi preesistenti siano stati stravolti dal conflitto in corso.

“L’invasione e la guerra hanno cambiato qualsiasi tipo di rapporto e relazione. Quando scateni una guerra, gli accordi saltano. La Russia è un grande Paese per storia e per tradizione e penso che, a guerra finita, è meglio avere la Russia come potenza dialogante per l’Europa piuttosto che lasciarla nelle mani della Cina. Con una guerra in corso non c’è stato nessun tipo di rapporto o relazioni”, ha dichiarato Salvini.

Scetticismo sulla difesa comune europea

Il leader della Lega ha poi espresso forti perplessità riguardo alla creazione di un esercito comune europeo, evidenziando il rischio di affidare la sicurezza del continente a una leadership che considera inadeguata. “Se l’Europa è quella dei disastri economici che abbiamo visto”, ha poi continuato Salvini, “l’ultima cosa da fare è mettere insieme una difesa comune. Sarebbe un disastro, preferisco degli Stati nazionali forti che investono. Se mettessimo von der Leyen a capo di un esercito comune europeo, dura venti minuti e poi si arrende. Io sono assolutamente contrario”.

Aumento della spesa militare: una questione di priorità

Il tema della spesa militare è stato un altro punto centrale del discorso del ministro, che ha riconosciuto la necessità di un incremento, ma solo in un quadro di scelte ponderate e senza compromettere settori chiave come sanità e istruzione. “L’Italia dovrà aumentare le spese militari? “Probabilmente sì, bisogna fare delle scelte. Noi giustamente parliamo dei grandi valori come la pace, da Bruxelles arrivano letterine sulle centrali idroelettriche e sulle spiagge di Forte dei Marmi. Sicuramente si può aumentare la spesa militare”, ma “o tutto è fuori dal pacchetto dei vincoli europei, oppure se devo decidere se investire sui carri armati o sulle scuole e sugli ospedali, non scelgo i carri armati”.

Salvini: “Von der Leyen al comando dell’esercito Ue? Ci arrenderemmo in 20 minuti” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Il ruolo dei militari italiani nel mondo

Salvini ha poi ricordato l’impegno attuale dei soldati italiani nelle missioni di pace internazionali, sottolineando la necessità di riflettere attentamente prima di ulteriori investimenti o interventi militari. “Noi abbiamo 7.500 soldati italiani impegnati in missioni di pace in giro per il mondo per una spesa superiore al miliardo. Prima di spendere un euro in più o ipotizzare l’invio di un soldato in più occorre essere assolutamente certi di quello che si fa e di come si fa, altrimenti l’esempio dell’Afghanistan non è lontano dalla nostra memoria”.

L’Europa e le sfide economiche globali

Infine, il vicepremier ha affrontato il tema della competizione economica internazionale, ribadendo che le minacce per l’Europa non provengono solo dall’esterno, ma anche da scelte politiche interne sbagliate. “L’Europa non deve avere paura di Trump o dei dazi, deve avere paura di qualche nemico interno suo, se qualcuno sta distruggendo interi comparti industriali non lo fa per colpa della Cina o di Trump, lo fa per ignoranza, arroganza o malafede”.

 

Published by
Filippo Limoncelli