Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è al centro di una vicenda che sta scuotendo l’ambiente politico italiano. Dopo le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditrice Maria Rosaria Boccia a La Stampa, Sangiuliano sta seriamente considerando di presentare un esposto in Procura per difendersi dalle accuse. Nelle dichiarazioni di Boccia, infatti, si parla di presunti ricatti che coinvolgerebbero il ministro, collegati a delle agevolazioni ricevute.
Domani, Sangiuliano incontrerà i suoi legali per discutere la possibilità di depositare un esposto presso la Procura della Repubblica, chiedendo l’intervento delle autorità. La situazione si fa sempre più delicata, soprattutto in seguito all’eco mediatica generata dall’intervista di Boccia.
Secondo l’intervista pubblicata su La Stampa, Boccia ha affermato che il ministro Sangiuliano sarebbe vittima di ricatti da parte di alcune persone che avrebbero ottenuto agevolazioni a suo favore. La donna ha inoltre dichiarato di aver accompagnato il ministro in diversi viaggi ufficiali, sostenendo che tutte le spese fossero coperte dal Ministero della Cultura. Questo dettaglio contraddice le affermazioni fatte pubblicamente dal ministro stesso.
In particolare, Boccia ha sottolineato di essere stata incaricata come “consigliera per i grandi eventi”, mentre Sangiuliano ha sempre negato tale ruolo. Inoltre, la donna ha dichiarato di essere entrata in possesso di documenti riservati relativi all’organizzazione del G7 Cultura, mentre il ministro ha smentito qualsiasi coinvolgimento di Boccia nella gestione di informazioni sensibili.
Se Sangiuliano dovesse presentare l’esposto, la Procura potrebbe avviare un’indagine per diffamazione. Secondo indiscrezioni, la querela potrebbe riguardare le dichiarazioni fatte da Boccia e i dettagli emersi sui presunti ricatti. In tal caso, Boccia verrebbe convocata dalla Procura per rispondere alle accuse mosse dal ministro.
Intanto, dal governo sono arrivate smentite riguardo a un presunto vertice d’urgenza tra la premier Giorgia Meloni e i leader della maggioranza per discutere del caso Sangiuliano. La notizia, riportata dal programma In Onda su La7, è stata prontamente negata dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi, che ha dichiarato che non vi è stato alcun incontro ufficiale sulla vicenda.