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Scarcerato il comandante libico accusato di torture, Schlein: “Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti in tutto il globo terracqueo, ora li rimanda in Libia”

È stato arrestato a Torino e poi scarcerato il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, sul quale pendeva un mandato della Corte penale internazionale per “crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga, puniti con la pena massimo dell’ergastolo”. L’arresto infatti non è stato convalidato per un errore procedurale e l’uomo è stato già rimpatriato su un aereo diretto nella capitale libica.

È stata la Corte d’appello di Roma, raccontano le agenzie, a disporre la liberazione del comandante, che era detenuto al carcere delle Vallette, dopo essere stato arrestato dalla digos a Torino, dove era arrivato sabato per assistere alla partita di calcio Juventus-Milan.

L’ira delle opposizioni

“Giorgia Meloni- attacca la segretaria dem Elly Schlein – voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perchè Elmasry è stato scarcerato e lasciato andare”.

Sulla stessa linea Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra.

“Meloni – dice il deputato Angelo Bonelli – non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni”.

“Rimaniamo in attesa – aggiunge l’onorevole Nicola Fratoianni – della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino. Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti – alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese – che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici”.

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Gianluca Pace