Uno scudo penale per gli agenti che li difenda dalle azioni commesse durante il servizio. La proposta arriva dal Governo, che vorrebbe inserire questo scudo nel disegno di legge sulla Sicurezza in discussione al Senato. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, su richiesta della premier Giorgia Meloni, sarebbe al lavoro su questa iniziativa.
Lo scudo prevede che si eviti ai poliziotti l’iscrizione nel registro degli indagati in caso di atto dovuto. La competenza verrebbe tolta alle procure e affidata al procuratore generale delle corti d’appello. Il provvedimento metterebbe al riparo chi indossa la divisa dai tempi lunghi delle indagini, che spesso comportano anche una sospensione dal servizio e dallo stipendio. L’opzione di scegliere questo percorso verrebbe affidata alla discrezione del pm. Il magistrato inquirente manterrebbe infatti gli strumenti per verificare i fatti e potrebbe comunque procedere all’iscrizione solo nel caso in cui, nel corso delle indagini, emergano prove a carico.
La norma si applicherà anche in caso di omicidio
La proposta vale per tutti i reati che prevedano l’utilizzo di forza fisica e si applicherà anche all’omicidio. Il testo dovrà ora passare al consiglio dei ministri per essere poi inserito nel ddl Sicurezza all’esame del Senato. Ddl che prevede l’introduzione di venti nuovi reati, tra cui l’arresto in caso di blocco stradale, l’equiparazione della cannabis light alle droghe e una norma che potenzia le attività sotto copertura dei servizi segreti, con gli agenti che ora potranno non solo di partecipare alle organizzazioni terroristico-eversive, ma anche dirigerle e guidarle. Si tratta dell’articolo 31 del ddl, che ha scatenato le proteste dei familiari delle vittime di mafia e terrorismo.
La proposta allo studio del governo nasce all’indomani dei nuovi scontri nelle piazze di Roma e Bologna, avvenuti durante i cortei per Ramy, il ragazzo morto a Milano durante un inseguimento dei Carabinieri. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella giornata di ieri, aveva parlato dell’esigenza di “importanti tutele aggiuntive per il lavoro complicato delle forze dell’ordine. Parliamo della tutela legale, parliamo dell’innalzamento delle pene per alcune fattispecie di reato commesse ai danni dei rappresentanti delle forze di polizia. Quindi, il Parlamento sicuramente è abbastanza orientato ad arrivare al più presto all’approvazione di questo testo normativo”.