Ancora legnate dall’Europa. Stavolta è toccato alla Polizia e ai Politici accusati nientemeno che di razzismo. Accusa pesante presentata in un dossier farlocco del Consiglio d’Europa, un covo di burosauri che da Strasburgo è impegnato – fin dal 1949 – a promuovere la democrazia, difendere i diritti umani. L’Italia ne fa parte insieme ad altri 45 membri.
Sdegno Mattarella e Governo contro il Consiglio d’Europa
Lo scopo originario della organizzazione internazionale era quello di evitare che le atrocità della seconda guerra mondiale si ripetessero. Poi il consiglio si è allargato. Ultima chicca firmata dalla Commissione Europea contro il razzismo e intolleranza; commissione nota con l’acronimo ECRI che ha appunto il compito di monitorare, Paese per Paese, eventuali fenomeni di razzismo e intolleranza.
Il Consiglio d’Europa, martedì scorso, ha fatto conoscere le sue preoccupazioni riguardo alle pratiche delle forze dell’ordine italiane accusandole di “ profilazione razziale” nei confronti di minoranze etniche; soprattutto verso rom e africani. Di più: il Consiglio ha evocato anche i discorsi di Salvini e di Vannacci.
Inoltre l’Ecri ha detto che “le autorità non sembrano essere consapevoli della portata del problema e non hanno considerato l’esistenza della profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale”. Già che c’era l’Ecri ha rilevato “con seria preoccupazione che il discorso pubblico italiano è diventato sempre più xenofobo negli ultimi anni e che i discorsi politici hanno assunto toni altamente divisivi e antagonisti, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con background migratorio, rom e persone Lgbt”.
Le dure reazioni italiane
Sono state immediate e dure. Mattarella ha espresso il suo sdegno e poi dal Colle è partita la telefonata al prefetto Pisani, capo della Polizia, per esprimere “ stima e vicinanza e lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto”.
Giorgia Meloni si è affidata ai social per sottolineare che “ le nostre forze dell’ordine sono composte da uomini e donne che ogni giorno lavorano con dedizione e abnegazione. Meritano rispetto non simili ingiurie”.
Infuriato anche Matteo Piantedosi, ministro dell’interno. “È inaccettabile che una organizzazione internazionale di cui non tutti hanno ancora compreso il ruolo, trovi il tempo di esprimere un pesante giudizio verso la polizia italiana, arrivando addirittura ad accusarla di razzismo. Così si insulta chi mette a rischio la sua vita per garantire la sicurezza dei cittadini”.
Durissimo Matteo Salvini. “I signori dell’Ecri si portino rom e clandestini a casa loro. E un’Ente inutile”.
Indignati i sindacati italiani
L’indignazione tra i sindacati di Polizia si accompagna alla notizia di 7 agenti del Reparto Mobile di Firenze indagati per gli scontri alla manifestazione pro-Palestina del febbraio scorso a Pisa quando ci furono delle cariche contro una cinquantina di studenti, molti minorenni, durante il corteo. Le accuse di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi vengono controbilanciate dal ricordo di “un lungo elenco di agenti che quotidianamente sono esposti al rischio di violenze”.
Il sindacato ricorda inoltre che le manifestazioni pro-Palestina quest’anno sono state 2.538 con 150.388 operatori impegnati a gestire “situazioni sempre più difficili a causa di infiltrati dei centri sociali più estremi”. Chiaro il riferimento a quello che è successo lo scorso 5 ottobre a Roma quando il livello di scontro ha registrato un bollettino di 30 agenti delle forze dell’ordine feriti da bottiglie di vetro, bombe molotov, lanci di pietre e anche di cartelli stradali lanciati contro le camionette. Ora è atteso l’intervento della sinistra.