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Debora Serracchiani (Foto Ansa)
Intervistata da Repubblica, la responsabile giusitizia del Partito Democratico Debora Serracchiani ripensa al pomeriggio in cui Giovanni Donzelli sventolò i documenti passatigli da Andrea Delmastro per “scagliare accuse infamanti contro di noi, andati nel carcere di Sassari per verificare lo stato di salute di Alfredo Cospito. È stato sconvolgente sentirsi dare della mafiosa, della terrorista, nell’aula della Camera”.
Le parole di Debora Serracchiani
La destra parla di sentenza politica. “È ormai un’abitudine, quando sul banco degli imputati ci finiscono i loro amici – prosegue -. Non dimentichiamo il balletto indecente intorno al caso Santanchè. Ma le decisioni della magistratura vanno rispettate, sempre”. La sentenza “conferma in sede penale che il sottosegretario ha rivelato al compagno di partito documenti segreti, che dovevano restare nel perimetro del dicastero della Giustizia – aggiunge -. Mai era capitato che notizie sul 41 bis venissero divulgate da un rappresentante del governo”.
Delmastro ha subito annunciato che non si dimetterà. “Mi pare evidente che deve. Qui non è in ballo la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. Qui piuttosto si rafforza il giudizio, quello sì politico, sulla sua inadeguatezza e spregiudicatezza – conclude -. E sul suo scarso senso dello Stato”.