Campo largo, ultimo sondaggio: il 45% degli elettori Pd è favorevole ad una coalizione ampia che comprenda anche Italia Viva e Azione; ma solo il 6% degli elettori M5S ci sta, tutti gli altri sono per l’alternativa. Sono scettici. Insomma, vedono Renzi e Calenda come fumo negli occhi. Questo, in estrema sintesi, i risultati raccolti e diffusi dall’Istituto Piepoli, l’azienda che dal 1965 è specializzata in metodologie di ricerca. Il quadro politico è stato affrontato con dovizia di risorse. Ha spiegato il presidente Livio Gigliuto: ”Il quadro politico attualmente è piuttosto netto: il Centrodestra è in salute e tutti i suoi partiti hanno registrato una crescita più o meno marcata rispetto alle quote raccolte alle politiche del 2022. Nell’altro emisfero della politica italiana ,se tenessimo insieme tutte le forze di opposizione ,arriveremmo a una quota del tutto simile a quella della maggioranza. Insomma: l’avvenuta polarizzazione politica porterebbe, in questo momento, a un equilibrio molto vicino alla parità”.
La versione di Elly
La segretaria dem ha affrontato l’argomento prima alla festa nazionale di AVS, poi davanti alle telecamere di Piazza Pulita. Alla festa di Bonelli e Fratoianni la segretaria dem ha siglato il “Patto della birra” con Conte e i padroni di casa. Ma alla fine della bicchierata ha incassato l’ennesimo no di Conte che ha gelato tutti:” Questo non è un campo largo, è un campo fangoso”. Poi la Schlein è andata da Formigli dove ha verificato che sul campo largo i suoi non vogliono Renzi. Nello studio di La7 ha saputo dal sondaggista Renato Mannheimer che nel Pd il 64% non vuole Renzi e nemmeno il Terzo Polo. Elly ha risposto: “Tante cose sono cambiate e questo è un buon segno altrimenti io non sarei qua. Di certo non c’è un buon ricordo di quella stagione, di un Pd le cui scelte hanno prodotto fratture con il mondo del lavoro, della scuola, della accoglienza. Io sono qui a cercare di ricucire. Certo è una bella fatica risalire la china, ma per costruire una alternativa chiara alla destra, il Pd deve farsi trovare dove i suoi elettori se lo aspettano; ed è lì che, passo dopo passo, lo stiamo aspettando”.
La versione di Conte
Il presidente del M5S, sia alla festa dem di Reggio Emilia che alla festa AVS di Roma, ha ripetuto: “Campo largo? Semmai campo coeso”. Evidente che il suo bersaglio ad alzo zero è Matteo Renzi ma ci sono distinguo pure su altre tematiche. Ha poi aggiunto: “Per come la vedo io il campo largo è l’ultimo dei problemi. La cosa importante è costruire un progetto solido e coeso. Una volta trovato il progetto, si trova il front-woman o front-man”.
Giuseppe Conte ha poi precisato: “Si, ci sono differenze in politica estera”. Ha poi concluso, a scanso di equivoci il pentastellato nettamente contrario a riaccogliere Renzi: “Quando ci avvicineremo, ci riuniremo e valuteremo sulla base di vari criteri. La cosa più importante è costruire un progetto”.
Il sondaggio Piepoli ha evidenziato che “quello che manca, quello che serve, forse, è lo sforzo di costruire e offrire un racconto che tenga insieme queste storie e che vada oltre alla sola contrapposizione al Centrodestra, argomentazione storicamente più che valida per motivare gli elettori di Centrosinistra, ma non sufficiente per chi, come gli elettori pentastellati, non sente propria la tradizionale divisione politica tra Centrodestra e Centrosinistra”.