L’esercito di Israele ha sparato oggi su una delle basi italiane lungo la linea di demarcazione con il Libano. Lo riferiscono all’ANSA fonti dell’intelligence militare libanese, secondo cui Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell’area di responsabilità del contingente italiano.
Gli israeliani sparano sui militari italiani in Libano
Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l’ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell’attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.
Unifil conferma che a essere colpite “ripetutamente” e “deliberatamente” dall’esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura, pochi chilometri di distanza da entrambe le basi. Unifil conferma il ferimento di due militari indonesiani a Naqura.
“Il quartier generale di Naqoura di Unifil e le posizioni vicine sono state ripetutamente colpite”, ha detto Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu. “Questa mattina, due caschi blu sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’esercito israeliano ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell’Unifil a Naqura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale”.
“I soldati dell’esercito israeliano hanno deliberatamente sparato”
“I soldati dell’esercito israeliano hanno anche sparato sulla posizione UNP 1-31 a Capo Naqura, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i caschi blu e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione”. Secondo il portavoce di Unifil, “un drone dell’esercito israeliano è stato osservato volare all’interno della posizione Onu fino all’ingresso del bunker”.
E ancora, secondo Tenenti, nelle ultime ore “i soldati dell’esercito israeliano hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione” 1-31. “E hanno deliberatamente sparato su UNP 1-32A, dove si tenevano regolari riunioni tripartite (tra libanesi, israeliani e vertici Unifil) prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di trasmissione”.