“Otterrò che Elon Musk sia cacciato via entro l’insediamento. Non avrà un pass blu con pieno accesso alla Casa Bianca. Sarà come chiunque altro. È una persona davvero malvagia”. Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera Steve Bannon, stratega della vittoria di Trump nel 2016, secondo cui fermare Musk “è diventata per me una questione personale. Prima, dal momento che ha messo così tanti soldi, ero pronto a tollerarlo. Non più”.
L’intervista a Steve Bannon
Bannon non si esprime sul contratto tra SpaceX, ma afferma che “l’unico obiettivo di Musk è diventare trilionario”. All’incontro tra Trump e Girogia Meloni a Mar-a-Lago il patron di Tesla e SpaceX era assente. “C’erano due leader politici. E c’era il team di sicurezza nazionale di Trump. Musk non fa parte di questo governo, sta facendo un rapporto di efficienza per aiutarci a costruire lo Stato amministrativo, ma sarebbe stato inappropriato che ci fosse anche lui. Il presidente Trump ha un’alta opinione di Meloni e sono certo che lei gli ha parlato anche della situazione in Ucraina. Mi rendo conto che c’è la questione iraniana, ma l’Ucraina è una delle cose più urgenti. Sono certo che Marco Rubio, Scott Bessent, Waltz e altri nell’apparato di sicurezza nazionale di Trump ritenessero inappropriato avere Musk nelle vicinanze di tutto ciò”.
Secondo Bannon l’imprenditore “farà qualsiasi cosa per assicurarsi che ogni sua azienda sia protetta o abbia un accordo migliore o faccia più soldi. L’aggregazione di ricchezza e, attraverso la ricchezza, di potere: è questo il suo obiettivo”.
“I lavoratori americani non lo tollereranno – dice -. Sono stato un sostenitore dell’assegno da 250 milioni di dollari che ha staccato per Trump e sono un sostenitore del suo coinvolgimento coi movimenti di estrema destra in Europa: spero che stacchi assegni e dia loro una piattaforma”.
“Quello che non è positivo – conclude – è che all’improvviso tenti di applicare le sue idee raffazzonate che puntano all’implementazione del tecno-feudalesimo su scala globale”.