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Strano Paese la nostra Italia: Meloni sale nel mondo, da noi solo critiche e depressione

Che strano Paese è la nostra Italia: forti delle parole di Maurizio Landini che invoca la rivolta sociale, i sindacati indicono un nuovo sciopero che più paralizzante di così non potrebbe essere. Di venerdì, spesso e volentieri, se non sempre. O, se proprio, si vuol essere meno cattivi, il lunedì. Però, il weekend è sacro.
Tre giorni con le braccia incrociate e chi fa le spese sono quei poveretti che un taxi non se lo possono permettere (anche se si trova). Niente mezzi pubblici, i lavoratori di quel settore se ne stanno a casa e fanno scuola, tanto è vero che pure i dipendenti della vigilanza seguono il loro esempio.

Tutto questo perché? C’è da domandarselo? La colpa è di chi guida il Paese che in due anni e mezzo di lavoro non è riuscito a risolvere nemmeno uno dei problemi che assillano l’Italia.

In Italia esecutivo nepotista

Giorgia Meloni
Strano Paese la nostra Italia: Meloni sale nel mondo, da noi solo critiche e depressione (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Esecutivo nepotista è l’accusa: una sorella, un cognato nominati dalla Meloni in posti chiave. L’accusa si ripete puntualmente: ogni volta che l’opposizione si schiera contro (è il suo mestiere), ha due “pallini” che non muoiono mai: il fascismo e il familiarismo indiscusso di Giorgia. Insomma, è una donna (ricordiamolo sempre: la prima in Italia) che non può rimanere un giorno di più a Palazzo Chigi.

Come i suoi due vice premier: Matteo Salvini che ne inventa una ogni ventiquattro ore perché non vuole essere da meno della presidente del consiglio; Antonio Tajani che vuol dimostrare di essere il più moderato della compagnia. Nel bel mezzo la Meloni che oltre agli avversari deve guardarsi anche da chi dovrebbe essere continuamente dalla sua parte.

Se, quindi, sfogli la maggior parte dei quotidiani italiani ti convinci che così non si può andare avanti, bisogna trovare un rimedio affinchèl’Italia ritrovi un posto di prestigio (che le spetta) nel panorama internazionale.

Il giudizio positivo degli americani

Singolare convinzione perché se poi, conoscendo un po’ d’inglese, sfogli la stampa d’oltre Oceano. Il “Politico”, un quotidiano statunitense che ha la sua sede in Virginia, ritiene che “Giorgia sia la leader del 2024, la premier più potente d’Europa”.

Il New York Times, uno dei più prestigiosi quotidiani del mondo, scrive che il nostro presidente del consiglio “ha un ruolo di mediazione tra Stati Uniti e Unione Europea”. Donald Trump la ritiene “una donna intelligente e piena di grandi energie”. Continua il foglio americano: “La consideravano una pazza nazionalista e ora invece è una figura con cui Bruxelles e Washington possono fare affari”.

Ecco il punto più importante su cui affidare un ragionamento per il futuro: perché se l’Italia sta dimostrando di essere una nazione diversa da come la si descriveva potrà attirare capitali e capitalisti che produrranno ricchezza anche per chi vive nel nostro Paese. Se Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo deve avere notizie, a chi telefona se non a Giorgia Meloni che ritiene una leader piena di risorse?

Invece, la musica e quindi il ritornello di gran parte dei nostri quotidiani, è diverso. Suona sempre campane a morto. Ora che in Medio Oriente sta succedendo di tutto, l’informazione di sinistra è scatenata. Scrive a tutta pagina l’Unità: “L’Italia incivile chiude le porte ai profughi siriani”.
Possibile che non si mettano mai in risalto i nostri successi, l’importanza che adesso abbiamo anche oltre oceano e si continui a dibattere sul fascismo si o fascismo no dei politici che ci governano? Insomma, vogliamo dare all’Italia quel che merita senza mancare di criticarla se si sbaglia qualche decisione?

 

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