“Mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro a un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. L’Italia è cambiata”. Lo dichiara in un’intervista a Repubblica il leader di Forza Italia Antonio Tajani. “Sarà la mia educazione cristiana – aggiunge – ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci”.
Lo ius scholae però non piace a Meloni e Salvini: “Verissimo, non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c’è tutto, si possono arricchire – chiarisce – Secondo: non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee. Non è che cade il governo se abbiamo votato diversamente su von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza”.
“Nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di Forza Italia. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo”. E sui rapporti con la famiglia Berlusconi spiega: “Non mi hai mai imposto niente. Non chiamano e non condizionano, esprimono singole posizioni, che tra l’altro coincidono con quelle del padre, e che io raccolgo come quelle di veri amici”.
L’opposizione intanto prepara il blitz. Alla ripresa dei lavori parlamentari verrà infatti presentata sia una mozione, sia il rilancio di una proposta di legge, primo firmatario il vicecapogruppo del Partito democratico Paolo Ciani, che prevede la riforma della cittadinanza. Il tema di un miglioramento dei diritti per i figli di immigrati dividerà però la maggioranza. Se Forza Italia voterà sì, sono di diverso avviso Fratelli d’Italia e Lega che accusano l’alleato di “avere idee di sinistra”.
Come spiega Avvenire, in Parlamento i numeri ci sono. Il Pd (in origine favorevole allo ius soli, ossia nasci in Italia e sei italiano), non vuole strumentalizzare un tema così delicato. Ad essere approvata sarebbe quindi una legge che non vuole mettere all’angolo la maggioranza di governo, quanto piuttosto “un’occasione per il Parlamento – diventato un ‘convertificio’ di decreti legge – di avere un sussulto di orgoglio”. A dirlo è il responsabile riforme della segreteria del Pd Alessandro Alfieri. Con il Pd voterebbero M5s, Avs, +Europa, Azione e Italia viva.
E Forza Italia? L’ex presidente della Regione Lazio ed ex segretaria dell’Ugl, Renata Polverini, esponente e già parlamentare di Forza Italia spiega come si potrebbe procedere: “Se Forza Italia recuperasse il mio testo che aveva avuto il via libera alla Camera, e si mettesse insieme a una proposta di opposizione come quella di Paolo Ciani, avrebbero una legge già fatta e approvata”. E anche la parlamentare di Forza Italia che nella scorsa legislatura lavorò al testo approvato alla Camera, a cui si è rifatto lo stesso Ciani, si dice certa che per gli azzurri è la difesa di un diritto caro a Silvio Berlusconi.
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