Grande suspense negli Stati Uniti per la possibilità che Taylor Swift o Beyoncè, o addirittura entrambe, facciano la loro comparsa ai margini della Convention democratica di Chicago: ci sono slot aperti in un maxi evento giovedi, il giorno dell’incoronazione di Kamala Harris come candidata alla presidenza degli Stati Uniti, anche se finora nei programmi ufficiali o ufficiosi delle manifestazioni delle due superstar non c’è alcuna traccia.
Il silenzio dei rappresentanti delle cantanti non ha placato le speranze dei fedelissimi: dopo tutto Beyoncé ha cantato per Hillary Clinton nel 2016, ha permesso alla Harris di usare la canzone Freedom come inno della sua campagna e donato 4 milioni di dollari ai suoi forzieri elettorali. La Swift, nel 2020 ha esplicitamente appoggiato Biden, mentre nei giorni scorsi la sagoma di una presunta Kamala sullo sfondo del palco del suo concerto a Varsavia ha mandato in fibrillazione le fan che tifano per i Dem.
“La democrazia è in pericolo”, hanno scritto i membri del gruppo liberal MoveOn in un appello alle due star perchè appaiano assieme alla convention. Il messaggio della campagna della Harris è ambivalente. Da un lato gli strateghi anelano a un endorsment di vip dell’entertainment capaci, come Taylor Swift, di spostare valanghe di voti. Dall’altra l’idea è di riservare l’attenzione della Convention ai problemi dell’americano della strada e alla battaglia per sbarrare a Donald Trump la strada della Casa Bianca.
Questo non significa che non ci saranno celebrità di prima grandezza a illuminare la prossima settimana la notte di Chicago: tra queste John Legend sarà il protagonista di una kermesse organizzata martedì dal governatore dell’Illinois JB Pritzker al Salt Shed, una fabbrica di sale riconvertita sul Chicago River, mentre mercoledì tra le star radunate al Ramova Theater ci saranno la premio Oscar Octavia Spencer, l’attrice di Kill Bill, Uma Thurman, Danai Gurira di Black Panther e Uzo Aduba di Orange Is the New Black e Mrs. America.
Sul podio, a difendere il diritto all’aborto e i limiti alle armi facili, saliranno anche l’ex deputata Gabrielle Gifford col marito, il senatore Mark Kelly, ex astronauta e papabile fino a pochi giorni fa per il posto di numero due del ticket democratico.
E’ invece tutta da annunciare la scaletta del concerto per i fondi di giovedì che dovrebbe raccogliere il testimone dalla Convention alla volata finale della corsa alla Casa Bianca. Beneficiario dell’evento sarà Party at the Polls, un gruppo che sponsorizza feste ai seggi elettorali per indurre i giovanissimi ad andare a votare.