Todde nella tempesta per le spese elettorali, a Musk commessa da un miliardo e mezzo. Per il 2025 inizio senza pace.
In via del Nazareno, sede del Pd, le facce sono scure, nessuno parla. Ogni tanto da dietro una porta si alza una voce: è quella di Eddy Schlein? Probabilmente si.
Il caso di Alessandra Todde, governatore della Sardegna, mette in crisi il o. Non se ne parla ufficialmente, ma gli sguardi di ciascuno sono significativi. La verità è che ora non si sa che pesci prendere.
Il presidente (anzi la presidente ) di una regione, eletta dal campo largo avrebbe fatto spese non consentite. Così ritiene il collegio di garanzia della Corte d’appello. Todde decaduta, deve lasciare.
C’è un’ultima difesa: il ricorso e il parere del consiglio regionale. Ma comunque vada a finire la ferita sanguina ancora e l’emorragia non si ferma. I moderati del partito, un’ala contraria alla “rivoluzione” della Schlein, emettono una sentenza senza condizioni: “La Todde se ne deve andare, non la possiamo salvare in nessun modo”.
Le spese di Todde, gli appalti di Musk
Si parla di spese elettorali esagerate, di sciatteria e terribile incompetenza, di una vacanza extralusso a Cortina: accuse pesanti a cui nemmeno la segretaria sa rispondere. “Ma come? Noi parliamo di salario minimo, di gente che non sa in che modo andare avanti e poi c’è una presidente di regione, espressione dei 5Stelle, che se ne va in montagna senza badare a spese?”.
Pure la segretaria che ha sempre fatto del campo largo il suo credo, non sa come fare ad uscire da questa impasse. Qualcuno dei suoi confessa: “Ad un certo punto, anche lei è esplosa e si è resa conto che la botta è talmente forte che non si può ignorare e far finta di niente”.
Che cosa succederà ora? Giuseppe Conte, il padrino della Todde, preferisce rimanersene in silenzio per il momento. Sicuramente ne ha discusso con i suoi fedelissimi, ma rimanere muti è un imperativo categorico. I più ottimisti sono meno catastrofici: ritengono giusta la difesa della Todde e sono sicuri che tutto si sgonfierà in pochi giorni.
A parole, ma i fatti dove li mettiamo? Ecco perché un’ala del Pd è convinta che non si può lasciar correre un episodio del genere. Meglio tagliare la cancrena e ricominciare da capo. Eddy sarebbe anche propensa a sacrificare la pentastellata, ma deve fare i conti con quegli alleati che elessero la Todde, dimostrando che soli uniti si può vincere e sbaragliare la destra. Ragionamento plausibile se il Pd non fosse dilaniato dalle correnti e ogni giorno scoppiasse una novità che non è proprio in sintonia con la segretaria.
Prove di nuova Dc
L’ultima ha per protagonista Domenico Del Rio che (insieme con Romano Prodi e Pierluigi Castagnetti) vorrebbe tornare all’antico facendo nascere una nuova Margherita. Speranze vane naturalmente perché significherebbe sciogliere definitivamente una opposizione che, divisa, non andrebbe da nessuna parte.
I guai di via del Nazareno sono diversi: la maggioranza, seppure con qualche distinguo, ritiene che la crisi è divampata e non si può innestare la retro-marche. Però, c’è chi è ancora fiducioso perché pensa che alla fine sarà il consiglio regionale a decidere e in quel caso non si dovrebbero avere problemi perché i numeri “sono dalla nostra parte”.
Rimarrebbe il vulnus su cui la destra potrebbe fondare una eventuale nuova campagna elettorale.
Sta di fatto che tutta la sinistra, non solo il Pd, mostra la corda, compresi Fratojanni e Bonelli che non riescono a capacitarsi. “Possibile che non ci si sia accorti in tempo di questa negligenza?”. E’ proprio così: è stato un fulmine a ciel sereno, pur se qualcuno crede che si è voluta nascondere la magagna nella speranza che nessuno l’avrebbe scoperta. Previsione sballata sulla quale oggi la maggioranza gongola. “Mentre loro si disperano per il buco di danaro, noi leggiamo quel che è successo in Florida, dove la Meloni ò stata accolta da Trump il quale ritiene che la premier italiana “ha preso d’assalto l’Europa”.
Per Cecilia Sala, ha strappato qualche promessa. Elon Musk verrà in Italia e stipulerà un contratto da 1,5 miliardi di dollari per fornire telecomunicazioni sicure nel nostro paese.
In parole semplici, , è stato un inizio d’anno da dimenticare per l’opposizione. Quanto tempo ci vorrà per rialzare la testa?